Rotterdam Ceentral Station di West 8


Pare che in Italia, quando si costruisce qualcosa, la qualità architettonica sia vista come un optional, un surplus costoso ma dal valore soggettivo, e ciò significa che l’architetto può essere scelto, se non per legami d’amicizia, con gli stessi criteri con cui viene scelto l’impiantista elettrico. Se ciò avviene in contesti difficili e coinvolge funzioni importanti, si ottiene il disastro.
La stazione per il people mover a Venezia, del veneziano Francesco Cocco, ben riassume questi concetti: una banale e randomica composizione in acciaio e vetro, che ha il sapore di un’installazione precaria o ancora incompiuta.

Dobbiamo spostarci a Rotterdam per trovare una stazione che unisca soluzioni funzionalmente innovative a un linguaggio architettonico elegantemente contemporaneo e mai dogmatico.
La nuova Centraal Station dello studio olandese West 8 è una grande copertura vetrata che ospita una trama semitrasparente di moduli fotovoltaici e si allunga verso la città con la grande hall.
La copertura di questo ambiente, dall’atmosfera calda e accogliente, prosegue a sua volta verso l’esterno, terminando in una grande pensilina d’invito in cui il legno incontra le lastre metalliche riflettenti della copertura.

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Luca Di Carlo

A 19 anni ho smesso di straziarmi su dilemmi esistenziali per iniziare a chiedermi: "può l'architettura essere poesia?". Adesso, che di anni ne ho 25, sono qui ogni settimana a condividere con voi le risposte che ho trovato (e quelle che ancora cerco)

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