– Di’ un po’, Marsellus Wallace che aspetto ha?
– Cosa?
– Da che paese vieni, eh?
– Cosa?
– “Cosa” è un paese che non ho mai sentito nominare. Lì parlano la mia lingua?
– Cosa?
– La mia lingua, figlio di puttana, tu la sai parlare?
– Sì!
– E allora capisci quello che dico!
– Sì! Sì! Sì!
– Descrivimi perciò Marsellus Wallace, che aspetto ha!
– Cosa?
– Di’ “cosa” un’altra volta, di’ “cosa” un’altra volta!! Ti sfido, due volte, ti sfido, figlio di puttana: di’ “cosa” un’altra maledettissima volta!!
Mettere al letto il proprio bambino, o il figlio del vostro amico, o il vostro nipotino o qualsiasi altro bambino sulla faccia della terra, senza avergli racconto una storia, è un po come svegliarsi la mattina e non fare colazione: decisamente una cattiva abitudine.
L’ispirazione arriva spesso dalle favole Disney, il cui stereotipo “felici e contenti” è spesso motivo di diatribe familiari (Dina Goldstein ne sa qualcosa). Altre volte l’ispirazione arriva da proverbi tramandati di padre in figlio, maldestramente rivisitati e trasformati in vere e proprie parabole di insuccesso.
Josh Cooley è un artista della Pixar che ha ben pensato di raccontare ai bambini di quella volta in cui Jules Winnfield chiese di Marsellus Wallace al malcapitato di turno. O di quella volta in cui Frankie, venne ferito da Donnie che batteva un coltello su uno specchio. O di quando le creature aliene si impadronirono del corpo umano.
Ne esce fuori un libro interamente illustrato, dal titolo Movies R Fun! con relativo e inappropriato sottotitolo, A Collection of Cinematic Classics for the Pre-(Film) School Cinephile in vendita (ma già in preordine) dal 1 marzo in cui l’artista include tutti i lavori (più inediti) del progetto nato ormai diversi anni fa.
Alessandro Rossi
Alessandro Rossi, fondatore di organiconcrete e pseudo studente di Ingegneria Edile-Architettura presso "La Sapienza" di Roma. Ossessionato dai buchi temporali, dall'eta adolescenziale, dal trascorrere del tempo, dai rapporti umani e dall'arte. Irrimediabilmente fesso.