Book Mountain di MVRDV


Come BIG -di cui ho già parlato- e tanti altri studi più preoccupati di lasciare il proprio segno nelle città che di migliorare la vita dell’uomo, anche gli architetti dello studio olandese MVRDV peccano spesso di un eccesso frivolo di spettacolarismo strutturale. Il loro Mirador a Madrid ne è un esempio: un edificio che è difficile non ammirare per le sue ardite proporzioni tra pieno e vuoto o per le sue contrapposizioni cromatiche, ma che pare non preoccuparsi abbastanza della qualità del vivere. È un oggetto straniante, un alveare postindustriale di alloggi popolari che sembra inghiottire la presenza dell’uomo.

Eppure MVRDV fa spesso buona architettura. Nel progetto per la biblioteca di Spijkenisse e del quartiere che la circonda dimostrano tutta la loro sensibilità nel disegno della città, la loro attenzione alla vita urbana e alla percezione spaziale. Riciclando forme antiche, che rievocano il passato agricolo del luogo, creano una “montagna di libri”, la cui esperienza è un percorso verso l’alto scandito dalla sovrapposizione degli scaffali. L’inedita configurazione spaziale dell’interno e il volume vetrato che lo contiene, che è insieme avviso e invito, sono gli elementi che rendono l’edificio un esempio di alta ed elegante architettura civica.

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Luca Di Carlo

A 19 anni ho smesso di straziarmi su dilemmi esistenziali per iniziare a chiedermi: "può l'architettura essere poesia?". Adesso, che di anni ne ho 25, sono qui ogni settimana a condividere con voi le risposte che ho trovato (e quelle che ancora cerco)

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