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A colpi di matita 2.0: Riccardo Zema aka KidQube

A colpi di matita 2.0: Riccardo Zema aka KidQube


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Descriviti con un “tweet” (140 caratteri).
2 parti di character designer, 2 parti di illustratore, divertimento per riempire, shakerare, decorare con amici e versare in un tumbler grandissimo.

Come hai imparato a “disegnare”?
Anni fa comprai un computer usato dove c’era già installato un software 3d, in quel periodo ero già appassionato di illustrazione e ci provavo anch’io ma le mie abilità su carta erano abbastanza limitate…almeno per le idee che avevo in testa. Così quasi a caso misi a studiare quel software, (cosa che non rifarei) e pensai che forse in computer grafica avrei potuto fare quello che non riuscivo con carta e matita. Effettivamente fu una buona idea, sto tuttora imparando ma intanto ne approfitto per ringraziare l’anonimo venditore.

24 ore, qual è la TUA ora e perché?
Non ho un’ora ben definita…direi qualsiasi ora notturna perchè più o meno è sempre a tarda ora che mi trovo a iniziare nuovi progetti o a finirne altri. Questo per due motivi, il primo è perchè dove vivo c’e’ sempre un gran casino e il secondo è perchè di giorno faccio un altro lavoro che mi occupa molto tempo…

Immagina un foglio bianco, qual è il processo creativo che segui?
Di solito parto da un’idea semplice, immagino tutta una storia costruita attorno e poi ne rappresento solo un’istante, senza però raccontarne il resto. Mi piace l’idea che chi poi guarda l’immagine finale possa immaginarsi anche la sua di storia.

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Solitamente disegni prima su carta oppure elabori tutto direttamente su pc?
Le bozze iniziali sempre su carta, preferibilmente con quelle matite sbriciolone che ti sporcano come mai più.

Momento marzullesco: fatti una domanda e datti una risposta
Vai d’accordo con il tuo spirito di autocritica? Assolutamente no, a volte sono fin troppo “precisino” (cit. i miei amici) e probabilmente per questo motivo ho anche cestinato buone idee in passato.

Un illustratore che ci consigli di tener d’occhio?
Uno che ho scoperto recentemente, Simon Stalenhag .

Final bonus question: E’ la prima volta che faccio un’intervista ad un illustratore che crea in 3d i propri personaggi…Io ne sono rimasta affascinata, e ho creato nella mia testa una possibile realtà parallela con loro come protagonisti: li immagino gironzolare per casa, un po’ ingombranti e un po’ impacciati rovistare nei cassetti e magari provarsi quegli occhiali ridicoli che da troppo tempo sono nascosti dietro anni di scontrini e cartacce, mantenute nel cassetto perché non si sa mai, potrebberorivelarsiutili…se avessi una stampante 3d, che possa far prendere vita a 3 dei tuoi personaggi, quale sceglieresti e perché?
Magari averne una! Sceglierei sicuramente uno dei robot, un pò perchè sono affezionato “al genere” e un pò perchè da un lato tecnico credo che il risultato finale sarebbe più fedele rispetto a quello di un qualsiasi personaggio organico. Ad esempio, il coniglio anche stampato in 3d dubito che possa riuscire con un pelo e gli occhi in qualche modo realistici, quando invece gli ingranaggi o piccole parti dei robot sarebbero azzeccatissimi. Comunque se proprio dovessi sceglierne uno direi la macchina del tempo errante, ha una complessità di piccole parti che credo funzionerebbe bene, solo che poi sarebbe anche da colorare…

Ringraziamo Riccardo per la sua disponibilità e vi invitiamo  avisitare il suo sito: http://www.kidqube.com/

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Marta Latini

Mi chiamo mARTa e nel mio nome è racchiusa una parte del mio mondo...amo la danza, il design, l'architettura, la pittura, il didò e adoro le bambole di pezza; ma non sono nè una ballerina, nè un ingegnere, nè un architetto, nè una pittrice, nè tantomeno una scultrice...

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