Alan Taylor nasce 27 anni fa a Dublino ed è sempre nella capitale irlandese che si laurea al National College of Art and Design nel 2010, per poi trasferirsi a Londra.
Qui dà inizio alla sua carriera, lavorando prima per nomi celebri come Alexander McQueen e Simone Rocha fino a fondare tre anni fa un brand tutto suo.
Fin dagli esordi, il giovane designer nord europeo si è contraddistinto per la sua abilità nello svecchiare il menswear tradizionale, rendendolo più dinamico e contemporaneo.
Per la F/W 2014-2015 presentata a Londra, Alan Taylor si ispira al film “Stop Making Sense” del 1984 in cui i Talking Heads rappresentavano attraverso strani effetti le forme dei loro corpi; proprio come il gruppo rock statunitense, anche il giovane designer analizza le proporzioni delle silhouettes con l’intento di creare forme innovative.
Ciò che segna la collezione è una strategia di opposizione che prevede l’unione di contrasti, sia nei colori che nei materiali: per quanto riguarda la palette cromatica, le prime uscite in passerella sono dominate da outfit in bianco sporco e le ultime da look total black, intervallati da verdi, grigi, viola, blu navy e gialli. Passando ai materiali, organza, raso, crepe di lana, eco-pelliccia e il Magee, tradizionale tweed irlandese, compongono soprabiti con maxi revers, cappotti over, pantaloni morbidi, ampie gonne e blazer dalle linee asimmetriche.
Alcuni capi sono interrotti da grafismi coloratissimi stampati a mano, omaggio al pittore impressionista francese Henri Matisse.
Una summa di elementi originali che regalano alla silhouette maschile quel tocco di seduzione in più.
Eleonora Ieva
Fiorentina trapiantata prima a Milano e poi catapultata in Riviera, con la passione per la moda, l’arte e il Bloody Mary. Sono in continuo updating, soprattutto per quanto riguarda le novità in fatto di stile.