In questa prima domenica di febbraio vorrei rendere omaggio ad una grande cultura, quella di un popolo che mi ha accolta nella sua terra qualche anno fa regalandomi un’esperienza unica, fatta di sorrisi, paesaggi fantastici, miti e leggende che porto nel cuore sperando di non dimenticarli mai.
Sto parlando della cultura irlandese e proprio in questa nostra rubrica vorrei parlarvi di due cose che la riguardano.
Innanzitutto dovete sapere che i primi due giorni di febbraio sono importanti per tutta l’Irlanda poiché si festeggia l’Imbolc (o anche Oimelc o Imbolic), ovvero l’antica festa del culmine di inverno, due giorni in cui ci si trova nel punto mediano tra il solstizio d’inverno e l’equinozio di primavera.
Il termine Imbolc in irlandese significa “in grembo”, in riferimento alla gravidanza delle pecore, così come Oimelc sta per “latte ovino”, poiché si trattava di una festa legata alle pecore da latte.
Poiché e una festività che celebrava la luce, l’allungamento della durata del giorno e la speranza per l’arrivo della primavera, lo si faceva accendendo lumini e candele. Forse l’equivalente della nostra Candelora? Consultate le vostre nonne.
Il secondo omaggio alla cultura irlandese lo celebriamo attraverso l’arte, portandovi a conoscere l’ospite di questa puntata, ovvero Karma.
Karma è uno street artist irlandese, ha iniziato la sua carriera da artista per le strade di Dublino e da qualche anno va in giro a disegnare stencil sui muri di altre capitali.
Karma è un autodidatta, notizie biografiche non si trovano nemmeno a pagarle oro e dunque non mi resta che farvi una panoramica sulle sue opere.
Come ho detto qualche riga fa la tecnica utilizzata dall’artista di oggi è lo stencil, un mezzo che lo accomuna ad altre grandi menti creative, C215 e Banksy per esempio di cui vi ho parlato qualche numero fa, una tecnica dicevamo che consente agli artisti di ricreare nei loro studi e laboratori lettere, frasi, citazioni e personaggi che poi finiscono sui muri, messaggi cosparsi come chicchi di grano che aspettano di dare frutti. O semplicemente di essere osservati nel via vai del tempo che gioca con l’architettura urbana e la mente dell’uomo.
Gli stencil di Karma non hanno forse la delicata bellezza cromatica di C215, molto incline a raffigurare volti di persone quotidiane, ma sono invece dei capolavori di propaganda, poiché l’artista irlandese, così come accade invece con Banksy se mi consentite l’accostamento, usa la sua creatività per smuovere le coscienze, la nostra mente sonnecchiante che viene regolata dai ritmi della produzione che ruba il tempo e l’anima.
Karma, così come l’artista di Bristol, non minimizza sulle dimensioni dei suoi stencil, casomai sui colori che molto spesso si riducono al nero e al rosso, perché il suo scopo è fare arrivare il messaggio, la voce dei sottomessi laddove non è consentito.
L’esempio più evidente è lo stencil I DID MY WEY WEY ad Amsterdam, un’opera realizzata a sostegno dell’artista e attivista cinese Ai Wei Wei che nel 2011 è stato messo in carcere dal regime di Pechino a causa della sua natura dissidente a sostegno della libertà individuale.
In attesa di vedere altri stencil vi regalo queste chicche fotografiche.
Buona domenica!
Zelda
Mi chiamano Zelda, come la principessa dei Nintendo, come Zelda Sayre Fitzgerald, come Beautiful Zelda della Bonzo Dog Doo-Dah Band. Sono alta quanto una mela della Val di Non, sono impertinente come i miei capelli e mi nutro di street art, quella roba di cui vi parlo la domenica quando avete il cervello quadrato e parlate di rigori e schedine. Non potrete fare a meno di me.