La prima volta che seppi di un artista anonimo , celato da un nickname bizzarro ma alquanto mnemonico, rimasi basito. Era il febbraio del 2010 (per risalire alla data, ho dovuto spulciare tutta la mia lunghissima lista di preferiti su youtube) e avevo appena visto Prelude 699130082.451322-5.4.21.3.1.20.9.15.14.1.12, il primo video di iamamiwhoami.
Tralasciando la lunga fase di interpretazione del nickname e soprattutto del titolo (ancora oggi un mistero che lascia a bocca aperta) e l’altrettanto lunghissima fase di ipotesi azzardatissime in merito all’artista in questione (per qualche assurdo motivo Cristina Aguilera e Madonna furono le indiziatate principali), che ha visto il mondo del web alle prese con chiacchiere degne del miglior novella2000, si trattò della più bella geniale campagna (artistica) virale, di cui ho memoria, cominciata con il Preludio nel dicembre del 2009, esplosa nel 2012 (con la scoperta di Jonna Lee) e ancora oggi in continua evoluzione (l’ultimo video è uscito una settimana fa).
Tanto più perché la qualità dei lavori era sempre al top, con atmosfere surreali e grottesche che ricordavano molto i film di Lars Von Trie e i lavori di Kirsty Mitchell.
Fu amore a prima vista.
Qualche tempo fa, sono venuto a conoscenza di un altro geniale artista che preferisce rimanere anonimo perchè “non si piace e non ha storie interessanti da raccontare”.
XHXIX che per sua stessa ammissione è un tipo ordinario e noioso, vive a Tokyo e di mestiere, realizza capolavori.
I suoi sono dipinti digitali che scavano nell’animo umano, andando a toccare le corde più intime di ogni individuo attraverso la rappresentazione di ritratti surreali.
L’artista fa un massiccio uso dei colori fluo che richiamano alla mente atmosfere positive ma entrano in contrasto con il rosa pastello delle pelle e con le espressioni di un volto spesso pensieroso e segnato dalla tristezza.
In una delle pochissime interviste che circolano per la rete, XHXIX, in merito al suo processo creativo, ha dichiarato:
I make it a rule to draw one boy in a picture. I decide what to add, composition and the model’s pose, and then I start to sketch. The artwork and photograph of other artists are really inspiring. Also sometimes I have an inspiration from good music.
Dopo l’esperienza con iamamiwhoami di cui sopra, ho inizialmente pensato all’ennesima trovata viral.
Tuttavia è bastata una nottata di ricerche per capire dalle poche e fredde parole di questo artista, che lavora in maniera molto distante dalle classiche tecniche commerciali.
Nel suo Tumblr (unico account ufficiale insieme a quello di pixiv) leggo che nonostante siano arrivate molte richieste, i suoi lavori non sono in vendita.
XHXIX continua a produrre materiale fantastico con un’emotività disarmante, mostrando capacità introspettive fuori dal comune e propinando all’osservatore lavori intensi, capaci di suscitare ansia e catapalturarlo in uno stato di angoscia e sgomento.
A questo punto, conta davvero il nome di chi si cela dietro questi capolavori?
Alessandro Rossi
Alessandro Rossi, fondatore di organiconcrete e pseudo studente di Ingegneria Edile-Architettura presso "La Sapienza" di Roma. Ossessionato dai buchi temporali, dall'eta adolescenziale, dal trascorrere del tempo, dai rapporti umani e dall'arte. Irrimediabilmente fesso.