Hiroshi Manabe
Quando ho deciso di dare vita a questa rubrica avevo messo in conto anche le idee bizzarre che mi sarebbero venute in mente, visto la materia che vado a trattare, e dopo uno degli ultimi incontri con il nostro capo in cui mi ha esortato ad aggiungere qualcosa di nuovo al nostro appuntamento del martedì, ho pensato che i tempi erano maturi per proporvi non uno ma due artisti fantastici .
Non una personale ma una semi collettiva, un duetto. Chiamatelo come vi pare. Perché in fin dei conti questa nostra rubrica non è solo una vetrina ma una sorta di galleria virtuale dove avete la possibilità di conoscere idee brillanti e menti creative, proprio come i due artisti di cui voglio parlarvi oggi: Hiroshi Manabe e Sam Pierpoint.
Il primo è stato un grande illustratore giapponese morto nel 2000, considerato dalla critica come uno dei migliori del periodo dopoguerra e i suoi disegni a cui vorrei rendere omaggio in questo martedì sono stati spesso la copertina per infinite riviste di sci-fi novels e hanno ispirato gli illustratori moderni del suo stesso paese e non solo.
Sam Pierpoint è invece un’artista giovanissima di Southampton, Inghilterra, la quale si dimena tra illustrazione, lavori 3D, moda, istallazioni, urban art e interior patten, insomma una che si dà parecchio da fare con le mani e con la mente.
Iniziamo dalle analogie. Il motivo per cui ho voluto unire le due arti di questi due personaggi oggi per voi deriva dal fatto che entrambi mettono in scena un universo fatto di allegorie e rimandi alla modernità attraverso l’utilizzo positivamente sconsiderato dei colori che richiama un senso di dinamicità tipico del nostro tempo. In secondo luogo, mi piace osservare come si muovono o non si muovono i soggetti tra le case e i grattacieli e le strade, insomma il mondo circostante che continua a giragli intorno.
Ma mentre i soggetti di quest’ultima sono presi da un mondo fiabesco e incantato, presi nelle loro espressionismo ameno e rilassante, i personaggi del grande Manabe sono uomini del futuro, incastonati in un tempo tecnologico senza ritorno. Se lo stile surreale avvicina i due artisti, è l’uso del tempo verbale a porre una distanza figurativa: paradossalmente, considerando la distanza generazionale tra i due artisti, il futuro prossimo del maestro giapponese è già troppo oltre il presente dell’illustratrice inglese.
Questa dicotomia li rende divini ai miei occhi.
Hiroshi Manabe
Sam Pierpoint
Hiroshi Manabe
Sam Pierpoint
Hiroshi Manabe
Sam Pierpoint
Sam Pierpoint
Hiroshi Manabe
Sam Pierpoint
Hiroshi Manabe
Eva Di Tullio
Io sono Eva e con Tuesday Poison ogni martedì, vi racconterò la storia dell’arte pop surrealista e lowbrow: accomodatevi pure!
