Che bel calderone di teste pensanti e qualunquiste la rete. Da farci il bagno e rimanerci a sguazzare per ore e ore.
I ragazzi di Zero hanno alzato un bel polverone con i loro video #coglioneno e, mi dispiace per voi, per me e per loro… ma davvero non posso esimermi dal commentare.
Complice il mio capo che oggi in pausa pranzo ha esposto le sue ragioni in merito, eccomi qua, tastiera in spalle a esporvi i
10 motivi per i quali coglione è chi il coglione fa:
1 Un idraulico, un giardiniere, un tecnico e così discorrendo prima di fare un qualsiasi lavoro chiedono un preventivo. Niente soldi? Niente lavoro. Perchè per un creativo dovrebbe essere diverso?
2 Il #coglioneforse può decidere se lavorare lo stesso anche senza remunerazione qualora il lavoro sia particolarmente vantaggioso per il suo portfolio. Le competenze per essere pagate… devono anzitutto esserci!
3 Scienze della Comunicazione è un’ Università che, se fatta bene, insegna. Un creativo deve sciogliersi dal clichè “Scienze delle Merendine” dimostrando di aver voglia di imparare e aggiornarsi sempre. Si può essere dei perfetti coglioni anche studiando Medicina
4 Basta con il binomio creativo-hipster. I creativi sono ovunque e in mille modi. Non tutti i creativi sono hipster, ma soprattutto non tutti gli hipster sono creativi! Ergo, atteggiarsi come un creativo non ti da la garanzia di poter lavorare come tale.
5 Saper fare foto, abbinarci bene dei testi, saper disegnare non vuol dire essere creativi. Bisogna dimostrare di avere quel fattore in più che ci rende unici e insostituibili, altrimenti è ovvio che ci venga detto “Se puoi farlo anche tu posso farlo anche io”
6 Al colloquio per il mio primo stage nella mia agenzia dissi che la sera facevo la cameriera per potermi mantenere. Quello è stato un punto a mio favore, l’umiltà prima di tutto. Nessuno nasce imparato, ci sono 40enni stagisti che hanno le palle di dire “devo ancora imparare”
7 Ho accettato innumerevoli collaborazioni a titolo gratuito. Per fare cosa? Per crearmi un portfolio, ed è servito a darmi credibilità. Devo aggiungere altro?
8 Siamo Italiani, siamo sfaticati e notoriamente bamboccioni abituati ad avere la pappa pronta e questo gioca spesso a nostro svantaggio. #coglionesi se pretendiamo che anche sul luogo di lavoro il capo ci faccia da mamma.
9 Insindacabile l’abilità dei ragazzi di Zero a viralizzare la campagna, ma siete sicuri che l’aver lanciato un messaggio che vacilla vi possa portare il 100% dei benefici?
10 Se abbiamo studiato da creativi, vogliamo fare i creativi e siamo pure bravi nessuno ci vieta di fare un secondo lavoro per poterci sostenere mentre aspettiamo che questa crisi passi.
Fare i camerieri, i commessi, i lavapiatti non è screditante… vuol dire avere le PALLE.
Essere creativi con le palle e le mani screpolate è di gran lunga migliore che essere creativi con le mani curate e la lagna.
Io sono una creativa che sta nel mezzo, sono una copywriter che è stata copywriter-cameriera per diverso tempo.
Sono una blogger, e lo faccio per passione.
Sono una creativa e cerco di ricordarmi ogni giorno che sono tutte queste cose, ma non sono niente, perchè ci sarà sempre qualcuno più preparato di me, più bravo di me dal quale potrò solo imparare.
Il nostro lavoro è utile, è bello, è stimolante e soprattutto in continua evoluzione.
Ma non fraintendetemi… anche io qualche giorno fa ho fatto l’articolo su #coglioneno sostenendo la campagna.
L’importante è riflettere e poi a mente fredda, cercare di capire dove sta la ragione!
Giulia Santucci
Giulia Santucci... Copywriter e Blogger con un’ inesauribile passione per la moda di strada, quella fatta dalle persone vere... dall’anima un po’ rock.