Domenica in strada: El Bocho


Ne stanno parlando su tutti i quotidiani e su internet perché è una notizia che ci fa molto piacere visto che lui è davvero molto bravo, anche se non è proprio un gran simpaticone. Di chi sto parlando? Ma certamente di Blu, il nostro writer, il mio preferito in assoluto che  il quotidiano britannico The Guardian proprio ieri lo ha inserito nella lista degli street artist migliori al mondo assieme ad altri nomi celebri come Banksy ovviamente. Di Blu sappiamo quasi tutto quello che c’è da sapere e i suoi capolavori ci stupiscono ogni volta come se fosse la prima. Un artista fantastico, sublime ed eccezionale.
Basta per ora tessere le lodi intorno all’artista bolognese perché anche quello che ho scelto per questa puntata non scherza per niente a bravura. La prima volta che ho visto i suoi lavori è stata durante una vacanza a Berlino, la città in cui risiede, e subito mi ha incuriosito la sua piccola Lucy che incontravo un po’ ovunque nei quartieri.
Molti avranno sicuramente capito che l’artista di oggi è El Bocho, un ragazzo che si diverte a piazzare sui muri della capitale tedesca i suoi poster e aspettare che deteriorino per poi ricolorarli di nuovo di notte, quando è più facile scappare alle sirene della polizia. Insomma lui è uno di quelli che fa ancora le cose di nascosto, illegali come piacciono a me, uno che dal 1997 ancora si diverte a giocare con le guardie anche se non disdegna di tanto in tanto di qualche mostra con le sue pitture su tela.
Ovviamente, come dicevo qualche riga fa, la sua arte è legata al suo personaggio con cui ha tappezzato Berlino, Lucy, prendendo come spunto la bambola della serie tv ceca Lucy—Streets bugaboo, una bambolina simpatica che ce l’ha a morte con i gatti.
Oltre l’ilarità della piccola Lucy, gli altri lavori di El Bocho sono poster con volti femminili e telecamere parlanti, situazioni di riflessione su tutto ciò che sta intorno alla nostra esistenza come l’amore, problematiche sociali e le trasformazioni urbane. Insomma, si tratta di un artista complesso che mi piacerebbe vedere all’opera in Italia. Godetevi i suoi lavori.
Buona domenica!

 

 


Zelda

Mi chiamano Zelda, come la principessa dei Nintendo, come Zelda Sayre Fitzgerald, come Beautiful Zelda della Bonzo Dog Doo-Dah Band. Sono alta quanto una mela della Val di Non, sono impertinente come i miei capelli e mi nutro di street art, quella roba di cui vi parlo la domenica quando avete il cervello quadrato e parlate di rigori e schedine. Non potrete fare a meno di me.

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