Se precedentemente abbiamo incontrato artisti giapponesi come Haruko Maeda che mixavano le influenze della propria madrepatria con quelle europee, il prossimo passo è ovviamente l’incontro con l’America.
E qui ci stupisce la dolce Mana Morimoto, 26enne di Sapporo stabilitasi a Tokyo dopo il college in Oregon, che unisce le atmosfere kawaii del Sol Levante alle foto patinate degli USA in un continuo scambio che a volte pare uno scherzo, a volte inquieta, ma sempre affascina nella sua semplicità.
Reticoli di fili dai colori sgargianti si diramano su biglietti di concerti o foto in bianco e nero prese da riviste o scattate a lei stessa o ad amici, generando un livello extra che ricopre l’oggetto di una soffice e coloratissima copertina di dolcezza un po’ naif, quasi da bambina che si mette a giocare con gli utensili per cucire.
Infatti questo tipo di arte attinge direttamente dall’infanzia di Mana, in cui ha collezionato materiale che poi ha utilizzato negli anni recenti come sfogo: cucire, intrecciare fili e bucare con l’ago diverse superfici è stato per lei un lavoro terapeutico in momenti di sconforto e, scoprendo che ciò che le sue mani creavano non era per niente male, è diventata la forma espressiva da lei prediletta. Che sia un antidoto per l’ansia o un modo per lasciare qualcosa di originale al mondo, a noi fa impazzire il suo lavoro tessile: una a una vengono bucate sia auritratti che foto di rapper americani (2pac, Notorious B.I.G.), o anche paesaggi o foto di giornale, per poi prendere parte al connubio di fili dai colori pastello ma anche vivaci e un po’ anni 80 (rosa, giallo e azzurro le tonalità maggiormente presenti e che danno più all’occhio).
Peculiari sono invece le scan di intrecci tessili, che a volte sembrano quasi casuali, altre lasciano un po’ spiazzati per via dei colori contrastanti e dei risvolti emotivi legati ad essi.
Mana realizza inoltre anche vari oggetti sempre con le tecniche del ricamo o dell’intreccio di filati, creando un ponte fra il mondo dell’arte e del design e uno che sembra fatto di arcobaleni, zucchero filato e applicazioni sbrilluccicose.
Fiber art da seguire su tutti i social.
Roberto Todone
Studio design industriale a Treviso nel tempo libero dei miei 20 anni. Per il resto sono fissato con l'esoterico, cerco messaggi nel mondo, parlo con persone.