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Il mio primo abbecedario: M-Z stasera esco.

Il mio primo abbecedario: M-Z stasera esco.


Cari bambini, vi ho lasciato molto tempo per assimilare la nostra prima lezione (datevi una bella rinfrescata qui), che ci insegnava quanto sia bello starsene seduti sul proprio divano a guardare un film.
Bene, dimenticatevene completamente. Oggi con l’aiuto del nostro amico alfabeto, impareremo perché è meglio andare al cinema che rimanere chiusi in casa davanti ad un pc o alla televisione. Buttando di tanto in tanto un occhio ai nostri ricordi di gioventù, quando lo streaming era una possibilità fantascientifica ai confini del tempo e dello spazio, quando l’ unico modo per sapere cosa veniva proiettato era comprare il giornale della domenica e sfogliarlo fino alla sezione “spettacolo” della pulciosa cronaca locale, andare al cinema rappresentava la sola possibilità di vedere un film nuovo e bucarne l’uscita comportava un’ attesa di anni prima della sua messa in onda in chiaro. Di passi avanti ne sono stati fatti parecchi e si potrebbe pensare che il cinema sia diventato completamente obsoleto, quello che non cambia è il suo fascino, che non avrebbe alcun bisogno dei multisala a quattro piani che spuntano anche nei centri urbani più piccoli, ma solo delle persone giuste con cui andarci e di un buon film.

 

[M] di MI PIACE

Ci sono persone che amano semplicemente andare al cinema, precipitarsi nelle sale non appena esce il film che stanno aspettando, fremendo nel buio o semplicemente distendendosi puntellando i piedi contro la poltrona davanti alla sua, sentendosi completamente a proprio agio nella placenta dei rumori ovattati, dell’ oscurità e del respiro dei propri vicini. Il primo motivo per andare al cinema è nascosto nel nostro feticismo per la sala cinematografica: per alcuni di noi vedere un film è un vero e proprio rito ed ogni rito ha necessariamente bisogno del suo tempio.

 

[N] di NI’

Sabato sera sono andata al cinema per vedere un film di cui avevo visto uno spezzone il lingua originale e che mi aveva intrigato molto. L’intrigamento era aumentato alla notizia che tra il cast figurava non solo Hugh “Pettorali” Jackman ma anche l’adorabile e massicciamente maschio Jake Gyllenhaal. Il thriller in questione scorre lentissimo e il finale mi lascia insoddisfatta. Perché vi ho raccontato il mio sabato sera? Se incontrassi uno qualsiasi di voi e mi domandaste se il film mi è piaciuto o meno direi nè si nè no, ma nì. Quando un film si guarda al cinema, emerge una diplomazia di cui non credevamo di essere capaci e i lati positivi di una pellicola mediocre saltano fuori come funghi. Se non altro, almeno per una questione di orgoglio.

 

[O] di OGNI MALE DETTA DOMENICA

C’era un tempo in cui non potevamo uscire tutte le sere e fare le quattro di mattina, in cui il motorino era una creatura mitologica che si poteva cavalcare solo alla luce del giorno e ogni attività ricreativa era relegata al week end. In questo tempo arcaico, che chiameremo adolescenza, erano poche le cose che si potevano fare, ma quando le si faceva avevano un valore ed un’ importanza tutta particolare. L’appuntamento al cinema della domenica era una di queste, si sceglieva il film e si partiva con vari mezzi di fortuna per raggiungere la sala più vicina. E non importa se il film non ci interessava, abbiamo consumato poltroncine su poltroncine di velluto rosso nelle nostre domeniche pomeriggio, e ricordare quei momenti è uno dei migliori motivi per uscire di casa: non importa se i tempi sono cambiati, passare ogni maledetta domenica al cinema con gli amici è un’ abitudine che non si dovrebbe perdere mai.

 

[P] di PASSAMI I POP CORN

Può sembrare banale, ma al cinema puoi mangiare i popcorn. E non quelli stantii che vengono venduti in tristi sacchetti di plastica al supermercato. No signore. Quelli caldi, dannatamente salati, con tanto di chicchi di mais inesplosi e bruciacchiati dei quali vai a caccia sul fondo del cestello e ciucci per un quarto d’ora. Innescano, una volta presa l’abitudine, un riflesso pavloviano per il quale non appena partono i trailer che precedono il film cominciate a mangiare, un pop corn alla volta, e smettete solo alla fine dei titoli di coda. L’ incredibile esperienza di sentirvi come se aveste mangiato una palettata di sale non è replicabile a casa vostra. A meno che voi non abbiate una di quelle macchinette speciali per fare i pop corn proprio come al cinema. Se ce l’avete che cosa sprecate tempo a leggere: che la pressione alta sia sempre con voi!

 

[Q] di QUANTO ODIO QUESTI DUE QUA DAVANTI

Capita a tutti di essere al cinema e trovarsi un gruppo di scappati di casa nella fila proprio davanti alla nostra, che non hanno alcuna intenzione di guardare il film ma preferiscono farsi gli affari loro. La sensazione è seccante almeno fino a quando i disturbatori non diventiamo noi. Il cinema è il luogo migliore dove passare un paio di ore con una persona amica guardando un film orribile. Tutti vi odieranno è vero, ma solo perché non riescono a sentire quanto siete simpatici: se solo capissero tra i bisbigli che cosa state dicendo, vi amerebbero alla follia.

 

[R] di RISCHIA TUTTO

Andare al cinema, di tanto in tanto, può trasformarsi in una vera e propria scommessa con noi stessi. Come in una delle più sudate partite di poker, spingete tutte le vostre fiches al centro del tavolo verde e comprate il biglietto. Alle volte quegli otto euro pesano come un macigno. Il trailer era solo ben congegnato o il film che state per vedere è effettivamente eccezionale? I vostri soldi e il vostro tempo saranno ben spesi? Le aspettative soddisfatte? L’amico che vi siete trascinati dietro promettendogli il film dell’anno vi rivolgerà ancora la parola e cosa più importante, vi farà scegliere cosa andare a vedere in futuro? La posta è alta e l’esito della partita sarà rivelato solo dal riaccendersi delle luci in sala che svelerà l’espressione sul vostro volto. In caso di successo sappiate che potreste aver voglia di scommettere ancora. Ma ricordatevi che il gioco crea dipendenza.

 

[S] di STORMY WEATHER

Il cinema è il posto giusto dove andare a rifugiarsi quando le chiacchiere dei parenti assortiti che vi infestano casa superano la soglia di guardia e fa troppo freddo per vagare senza meta per le strade gridando la vostra frustrazione al vento. Il tempo peggiora, piove, il vento tagliente vi fa resistenza, se hai sfiga nevica pure. Unico faro nell’ipotermia è il rassicurante, caldo, neon del vostro cinema preferito. Levatevi sciarpa, cappello, cappotto e guanti e preparatevi ad ascoltare (e guardare) un’incredibile storia, quella che scorre davanti ai vostri occhi sullo schermo. Il cinema è quel posto che, d’ inverno, ti fa sentire come all’interno di un’eterna vigilia di natale.

 

[T] di TRE DIMENSIONI

Ora come ora il motivo più grande che spinge i nostri pigri sederi fuori di casa è la promessa dell’ incredibile spettacolo donatoci dal cinema a tre dimensioni. Tutti fuori allora per vedere l’ultima cineillusione, facciamo la fila e ci mettiamo quegli occhialetti orripilanti che alcune volte sono ancora il vecchio modello, quello da untore che ti assicura la congiuntivite una volta su tre, altre sono come quelli di Clark Kent che ti danno un’aria da figo a meno che tu non abbia la testa piccola, in quel caso non sembri figo per niente. Se poi sei così sfortunato da avere problemi di vista indossare due paia di occhiali uno sull’ altro ti rende automaticamente un reietto inguardabile. Il 3d va bene, soddisfa il vostro sadomasochismo latente venendo travolti da oggetti di varia natura. Ma lasciatevi dare un suggerimento, il teatro va in scena in tre dimensioni da 2000 anni, dategli una chance.

 

[U] di USCIRE

Semplice come il sole che sorge, come una pizza margherita, banale come le chiuse di un libro di Fabio Volo, il motivo numero U per andare al cinema è rappresentato dal fatto che per andarci bisogna uscire, respirare aria (teoricamente) buona, interagire con persone vive, muovere le gambe ormai annichilite e trasformatesi in zampette da granchio: andare al cinema è un ottimo modo per mascherare la vostra attitudine alla sociopatia nuda e cruda e far vedere agli altri che si ha una vita sociale. Ma non preoccupatevi, il vostro eremitismo rimarrà inalterato, una volta spente le luci non sarete più obbligati a parlare con nessuno.

 

[V] di VEDERE

L’hai visto avatar? Si al computer. Ma al cinema è molto meglio. Solitamente è vero, il grande schermo ti permette una visione eccellente: alta definizione, dolby surround e compagnia cantando. Non pretendete però che un film orrendo migliori nettamente una volta proiettato in sala. Se fa schifo fa schifo e basta e la sua schifezza sarà ancor meglio visibile in HD.

 

[Z] di ZONE (FRIEND ZONE)

Ahimè, l’ ultima lettera è la più amara. Il cinema è il tempio dei cuori infranti. Intorno a voi le coppiette si infrascano con un gioco di mani degno di Houdinì dentro la vasca proprio prima della sua triste dipartita, e  voi ancora una volta avete toppato. Se amate una persona ma ancora non avete avuto le palle di dirglielo invitarla per l’ennesima volta al cinema è solo il modo per sancire definitivamente la vostra grandissima amicizia. Dove vai stasera? Esco con Marco. Ah ah, ti ha invitato ad uscire eh? No andiamo solo al cinema. Già.


Beatrice Lombardi

Laureanda presso il CITEM di Bologna è nata 26 anni fa dal tubo catodico. Dopo anni di amore e odio con mamma Televisione e papà Cinema ha deciso di percorrere nuove strade ed è scappata con il Web.

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