Guardiamoci in faccia e diciamoci la verità: novembre è un mese un po’ triste, l’autunno quasi volge al termine, dell’estate non resta che un ricordo e un altro anno sta per concludersi. Finalmente, aggiungo io. Però poi si scoprono cose che accendono l’entusiasmo e portano via la malinconia, la noia e quelle delusioni che bruciano come i tagli sulle dita che ci procuriamo con la carta. Fastidiosi, aggiungo io.
Ecco, l’artista di cui vi parlo oggi è davvero una piacevole scoperta, una di quelle che voglio condividere con voi perché fa delle cose che non possono restare inosservate.
Lui si chiama Steve Simpson, sì, proprio come i protagonisti del telefilm che ci vedevamo dopo le ore scolastiche ma con qualche dote in più, quella del disegno.
Steve Simpson è un illustratore e designer inglese che vive fuori Dublino, trascorre le sue giornate disegnando e ci riesce bene, aggiungo io.
Tra le sue fonti di ispirazione ci sono i cartoni animati e i libri illustrati per bambini e i suoi punti di riferimento sono in particolare Gary Baseman, Edel Rodriguez, Gary Taxali e Oliver Jeffers, ha partecipato a mostre soprattutto a Dublino, Los Angeles, New York e Bruxelles e ha ricevuto diversi premi tra il 2008 e il 2013.
Parliamo un po’ del suo stile. Ovviamente, essendo un fan dei libri illustrati per bambini anche la sua arte è fortemente caratterizzata dal colore e dalla vivacità che rendono i suoi personaggi delle simpatiche caricature di esseri umani e di personaggi noti nel mondo dei cartoons come il suo Picante Spongebob, decisamente più simpatico e meno sfigato di quello a cui siamo abituati.
Il suo surrealismo divertente coinvolge e contagia, anche i portatori sani di rotture di scatole e musi lunghi.
Eva Di Tullio
Io sono Eva e con Tuesday Poison ogni martedì, vi racconterò la storia dell’arte pop surrealista e lowbrow: accomodatevi pure!