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Sono un Illustratore Italiano di origine svizzero/filippina che vive e lavora a Tokyo da qualche anno. Vivo in città ma sogno la campagna.
Come hai imparato a “disegnare”?
Ho iniziato da bambino copiando animali e piante dai mie libri preferiti.
24 ore, qual è la TUA ora e perché?
Le 4 Quando stacco e vado a fare merenda.
Immagina un foglio bianco, qual è il processo creativo che segui?
Ho vari sketchbook che uso per annotare idee che al momento sembrano interessanti.
Solitamente disegni prima su carta oppure elabori tutto direttamente su pc?
A seconda del lavoro che devo realizzare decido se il definitivo sarà: digitale, pittura, tecnicha miste, ecc…
Momento marzullesco: fatti una domanda e datti una risposta
Come/dove ti immagini tra 5 anni? A coltivare frutti esotici in un qualche paese dell’ arcipelago filippino.
Un illustratore che ci consigli di tener d’occhio?
Cristina Amodeo che sta lavorando a dei progetti davvero interessanti.
Final Bonus Questions: Sono sempre in cerca di talenti da catturare per la rubrica “a colpi di matita”, ho letto il tuo nome e ho aperto con curiosità il tuo sito. Ho letto la tua biografia e mi sono soffermata molto sulla prima frase:”Philip is an Italian illustrator who lives in Tokyo.” Mi sono chiesta cosa ti ha spinto a partire? E perchè tra tante mete proprio Tokyo? In che modo vivere in una città come Tokyo ha influenzato la tua arte?
Ho sempre avuto un forte legame con l’ asia. Mia Mamma è delle Filippine che si trovano a poche ore dal Giappone. Paese che da sempre mi affascina.
Cosi nel 2010 ho deciso di chiedere un visto artistico/culturale e con mia grande sorpresa mi è stata data la possiblità di fermarmi per qualche anno a Tokyo.
Paradossalmente da quando sono in Giappone il mio sguardo è più orientato verso occidente, ma sicuramente (in particolare il primo anno) credo di avere immagazzinato in modo più o meno inconsapevole una miriade di informazioni e stimoli “Giapponesi” che solo ora escono fuori qua e là nei mie disegni. Il primo anno anche solo andare a fare la spesa al supermercato era un’esperienza emozionante e un po’ surreale.
In generale questi tre anni mi hanno aiutato a capire quanto sia importante ricordarsi delle proprie origini, quanto possa essere ingenuo ma inevitabile idealizzare un paese, l’ importanza di un atteggiamento curioso e aperto verso ciò che non si conosce e moltissime altre cose che per questioni di spazio non posso menzionare.
Ringraziamo Philip per la sua disponibilità e vi invitiamo a visitare il suo sito: http://www.philip-giordano-pilipo.com/
Marta Latini
Mi chiamo mARTa e nel mio nome è racchiusa una parte del mio mondo...amo la danza, il design, l'architettura, la pittura, il didò e adoro le bambole di pezza; ma non sono nè una ballerina, nè un ingegnere, nè un architetto, nè una pittrice, nè tantomeno una scultrice...