Herzog & de Meuron sono grandi architetti: innovatori nell’uso dei materiali e sperimentatori nelle forme.
Il loro Caixa Forum di Madrid è però un intervento non completamente riuscito. L’operazione chirurgica a cui hanno sottoposto l’antica centrale elettrica, rimuovendone la base e sospendendone il corpo massivo, ha l’aspetto di un tradimento della memoria storica e di un volgare offuscamento dell’identità tettonica* dell’edificio.
Renzo Piano ha invece affrontato il tema della rifunzionalizzazione di edifici industriali in modo ben più lucido: nel suo Auditorium Paganini a Parma ha saputo declinare l’identità dell’industria dismessa in una nuova estetica industriale. Materiali e tecnologie moderne non ne stravolgono la memoria ma ne esaltano il fascino. L’intervento legge l’edificio con originalità e non rinuncia a segni di eleganza contemporanea, ma la tettonica è rispettata, come elemento fondativo della memoria stessa. L’architettura può così reintepretare se stessa, ed evocare, nel sedime della storia, nostalgica poesia.
*In architettura, termine usato per significare il complesso degli elementi e degli aspetti più propriamente costruttivi, strutturali, statici. (Treccani)
Luca Di Carlo
A 19 anni ho smesso di straziarmi su dilemmi esistenziali per iniziare a chiedermi: "può l'architettura essere poesia?". Adesso, che di anni ne ho 25, sono qui ogni settimana a condividere con voi le risposte che ho trovato (e quelle che ancora cerco)