Agli inizi di settembre ho avuto il piacere di intervistare un artista polacco, esattamente di Bydgoszcz, il quale si è avvicinato al mondo della street art attraverso i graffiti. Oggi è uno street artist a livello mondiale, i suoi lavori li potete vedere in Germania, in Polonia ovviamente, in Danimarca, in Ungheria e persino in Italia.
Signore e signori oggi è la domenica di Robert Proch, aka Tone. Buona lettura!
Sei un pittore, un muralista e animatore. Quale tra queste arti influenza di più le altre?
In qualche modo si combinano. Difatti sono un po’ meno animatore rispetto a due anni fa ma credo ci sia un po’ di animazione nel mio modo di dipingere. Il fattore tempo, la ricerca della storia e prima di tutto la cinetica in un’immagine statica. Poiché arriva a comparare la pittura realizzata nello studio con i murales c’è soltanto un vuoto tecnologico che li separa. Il processo creativo somiglia esattamente a questo.
Ci puoi descrivere i personaggi dei tuoi lavori?
Tutte le scene che io dipingo provengono da situazioni a cui assisto ogni giorno. L’ispirazione può arrivare in ogni singolo momento. Non c’è nulla di più affascinante delle persone. Loro creano noi. Cerco di trattenere il più possibile la realtà circostante. Mi focalizzo su cose noiose, sulle azioni quotidiane e cerco di racchiuderle nella forma di un’icona. È veramente difficile trovare una descrizione migliore per una varietà di eventi che accadono intorno.
Ho notato che usi dei colori molto brillanti nei tuoi lavori. C’è un motivo per cui non hai scelto lo stile bianco e nero? Che relazione hai con i colori?
Beh, I colori sono in grado di suggestionarti. È come un accento nella lingua parlata. È piacevole per me scegliere tra la loro diversità. Sono sempre alla ricerca di nuove combinazioni. Spesso mi capita di pensare di tornare alla pura forma del disegno per un po’. Lo deciderà il tempo.
Ci puoi descrivere il tuo ultimo lavoro?
L’ultimo lavoro l’ho realizzato assieme al mio amico Chazme. Ervamo insieme ai nostri amici a Kosice, Slovacchia, al Street Art Communication Festival. Abbiamo fatto insieme un murale dal titolo “Monopoli”. Grande atmosfera e organizzazione in cinque giorni di lavoro costante. Ho lavorato a questo progetto con molto piacere poiché non mi era mai capitato di lavorare così con Chazme. L’effetto finale ci ha sorpresi entrambi in positivo tanto che è l’essenza stessa di questo lavoro.
Ti piacerebbe lavorare a fianco di qualche street artist italiano?
I miei preferiti sono Blu, Peeta, Made, Etnik…la domanda è se loro vorrebbero lavorare con me!
Raccontaci qualcosa dei tuoi progetti futuri.
Alla fine di settembre faro un murale a Łódź durante lo Urban Forms Festival. Nel frattempo sto lavorando ad una personale all’Openspace di Parigi. Ci sarà una collettiva alla White Walls Gallery di San Francisco a dicembre. Molti piani per il prossimo anno ma le prime cose al primo posto.
Zelda
Mi chiamano Zelda, come la principessa dei Nintendo, come Zelda Sayre Fitzgerald, come Beautiful Zelda della Bonzo Dog Doo-Dah Band. Sono alta quanto una mela della Val di Non, sono impertinente come i miei capelli e mi nutro di street art, quella roba di cui vi parlo la domenica quando avete il cervello quadrato e parlate di rigori e schedine. Non potrete fare a meno di me.