VENERDI’. RUBRICA DI ADVERTISING. SCONFORTO PROFONDO.
Il disagio di lavorare in pubblicità:
– Paghi 16,000 euro per un master dove ti fanno credere che fuori sia tutto allucinogeni e idee creative della madonna, mentre la realtà è che non ci sono idee, nè creatività, nè soldi.
– Sei tutto felice rallegrandoti del fatto che quei soldi “investiti” potranno in qualche modo assicurarti un futuro, te lo dicono tutti, i tuoi amici, i colleghi, i professori, gli addetti ai lavori. La realtà è che uscito dal tuo bell’anno di corsi e idee che reputavi geniali vieni catapultato nella realtà in cui TU non sei nessuno, non hai credenziali e sei solo l’ennesimo che c’ha provato, ma senza meriti.
Siamo stagisti, siamo creativi, siamo poveri e pure un po’ affamati.
Noi che nella nostra testa siamo tutti un po’ più bravi degli altri, nel mondo reale siamo solo un altra mandria di creduloni che camminano lenti per sperare, almeno, di ritardare l’esecuzione al macello.
Disincantata? Forse. Ma anche speranzosa. Io il mio calvario verso il buco in testa a distanza ravvicinata l’ho rallentato, e meno male direi. Forse converrebbe diventare Account, e chi conosce il mondo della pubblicità sa quanto sia vera questa affermazione, perchè loro fanno un po’ più la bella vita. (si dice..)
Vorrei urlarglielo in faccia alla dolce bambina che sogna di diventare pubblicitaria, ma forse è solo un po’ d’invidia. Di cosa parlo?
Guardate il video… la campagna per WWF “Pets4Pets” realizzata dalla Leo Burnett è stata ideata dai bambini di una scuola di Milano.
Piccole menti contorte e maledettamente acute! Hanno realizzato uno spot geniale.
E se gli orsi bianchi lo facessero a te?
vi consiglio di dare un occhio anche al making of…
C’è solo da sperare che le altre agenzie non si facciano incuriosire dal progetto e lo adottino a loro volta, sarebbe il colmo diventare la stagista di un bambino delle elementari.
Giulia Santucci
Giulia Santucci... Copywriter e Blogger con un’ inesauribile passione per la moda di strada, quella fatta dalle persone vere... dall’anima un po’ rock.