Di questi tempi trovare artisti che si accontentino ancora degli strumenti base (carta, matita, penna, gomma) per realizzare i proprio lavori non è così facile: l’uso delle tecnologie anche in campo artistico sta soppiantando sempre più il classico modus operandi dei disegnatori, che trovano sfogo alla propria creatività ora anche con attrezzature quali i programmi di grafica e illustrazione per computer o le tavolette grafiche.
Ma per stare al passo coi tempi non per forza bisogna essere così “tech”, come ci dimostra Richey Beckett, la cui scelta di rimanere fermo nei classici strumenti del disegno ed operare il meno possibile a livello digitale si dimostra vincente ed originale. Il suo stile è inconfondibile e passando uno sguardo alla sua galleria notiamo che si è anche evoluto nel tempo: si passa dai lavori iniziali molto più cupi a costruzioni figurative più ordinate e serene.
Molti vedranno dark i suoi lavori, ma lui li considera portatori di una calma che riflette la propria interiorità. Soprattutto inizialmente, il gusto per il macabro, l’horror e il fantasy è molto vicino a quello degli artworks delle magliette delle band metal per intenderci. Si ispira al suo background anche per quanto riguarda gli elementi e i personaggi che popolano e decorano le scene che raffigura: si ritrovano spesso scene di ovvia derivazione fantastica, con figure assimilabili a quella del viandante o dell’eremita (con cui egli spesso si identifica), come anche del mostro, della bestia o della fanciulla dall’ambigua fragilità, visto che spesso doma enormi creature in uno scenario ricco di dettagli organici (piante e animali particolari, ossa o piume degli stessi animali).
Non vi sono elementi urbani o moderni; invece, piuttosto frequente è il lascito delle antiche incisioni e illustrazioni (come nel già trattato Dan Hillier) sia nella tecnica di disegno come anche negli ambienti silvestri, mistici e onirici. Inoltre la componente musicale è un grande collante fra i suoi artworks: il metal ed il rock spiccano sia dai nomi dei committenti di alcune opere sia dalle ambientazioni e dalle atmosfere descritte visivamente. Questo deriva anche dal fatto che lui stesso ha suonato per anni in band di questi generi, ed ora invece si occupa di dare un’immagine alla musica altrui, ruolo che a quanto pare riveste più che bene e con molto piacere.
Se è vero che molti elementi fanno pensare appunto ad una prevalenza di “oscurità” e tormento nelle opere di Beckett, la perfetta armonia nell’intreccio dell’esorbitante quantità di dettagli e particolari in ogni sua illustrazione, fa capire quanta calma, pazienza e dedizione debba avere questo grande artista: nella realizzazione di ogni tavola (quasi sempre in formato A3 massimo), avviene prima di tutto una pianificazione degli spazi e poi una concentrazione per aree che vengono riempite e curate volta per volta, fino ad arrivare alla totalità.
Riuscire a fermarsi in corso d’opera è difficile, la sua strabiliante precisione decorativa riflette la passione di ogni disegno, che probabilmente se non fosse una commissione continuerebbe ad espandersi a macchia d’olio sul foglio.
Il bianco e il nero, pur predominando nettamente, non per forza devono essere gli unici colori della tavola, che a volte viene sottolineata visivamente in certe zone grazie all’uso di una terza colorazione come il blu, il rosso o il grigio scuro, ad esempio nel ritratto di Bran Stark de Il Trono Di Spade o di Frodo del Signore Degli Anelli nell’antro di Shelob. A volte propone una stessa stampa in più colorazioni ma non per questo ristampa in più serie i suoi lavori: un’unica edizione, copie sufficienti per i veri appassionati che finiscono sold out poco dopo che Beckett le rende acquistabili.
Dai poster alle magliette e cover di cd di band, Richey ha svolto diversi lavori di illustrazioni, per clienti quali la Mondo o diversi gruppi fra cui spiccano Metallica, Mastodon, Trash Talk, Sick Of It All, Funeral For A Friend, The Illuminators, ed addirittura può vantare la presenza ad un art show dedicato alle canzoni dei Black Sabbath.
Che sia per l’escalation nelle collaborazioni o per il suo stile originale ed allo stesso tempo carico di lasciti dalle illustrazioni del passato (soprattutto di ambito mitologico e folkloristico), Beckett sta rapidamente diffondendo la sua arte in tutto il mondo operando dal South Wales, nell’UK.
Roberto Todone
Studio design industriale a Treviso nel tempo libero dei miei 20 anni. Per il resto sono fissato con l'esoterico, cerco messaggi nel mondo, parlo con persone.
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