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Turquoise Island è un’isola felice, con tanto prato, dove le persone parlano piano, il traffico non c’è e gli alberi sono ovunque.
Come hai imparato a “disegnare”?
Da bambino, con mio papà, lui disegnava e disegnavo anche io, crescendo ho portato avanti la passione evolvendola attraverso lo studio e la pratica. Ho studiato graphic design, ma in parallelo ho sempre disegnato. Fondamentale è stato lo scambio con altre persone, è una cosa che cerco sempre, un’opportunità da sfruttare.
24 ore, qual è la TUA ora e perché?
Le 2 di notte. Tutti dormono (tranne i vicini e la loro televisione) e finalmente c’è silenzio.
Immagina un foglio bianco, qual è il processo creativo che segui?
Il foglio bianco per me è una sorta di assistente dei miei pensieri, lo uso per cercare di dare una forma alle idee che ho in quel momento e in seguito diventa un campo dove sistemarle e riorganizzarle. Amo la natura, la geografia e l’etnologia. Non credo di creare, ma piuttosto di assemblare.
Solitamente disegni prima su carta oppure elabori tutto direttamente su pc?
Parto dalla carta, poi mi sposto sul computer, la cosa cambia in base all’esigenza del momento.
Momento marzullesco: fatti una domanda e datti una risposta
“Capì perché era meglio non domandare: se una cosa importante hai bisogno che ti venga spiegata, probabilmente non la capirai mai”.
Cit.
Un illustratore che ci consigli di tener d’occhio?
Tutti i membri di Studio Pilar, Fumi Koike e Klara Persson.
Final bonus question: le tue illustrazioni sembrano il ritratto della precisione, dell’equilibrio, del rigore.
Il tratto che li caratterizza è pulito, nitido. I colori sono tenui, pastello, anche il tuo sito si chiama “isola turchese”.
Guardando le tue illustrazioni immagino che tu sia un tipetto preciso (da giacca e cravatta per intenderci),
magari invece sei il classico “cattivo ragazzo” pieno di tatuaggi e piercing…quanto del tuo carattere
è racchiuso nelle tue illustrazioni?Perchè il tuo sito è un’isola turchese? è luogo dove ti rifuggi lontano
dalla quotidianità giornaliera o semplicemente il mondo che hai deciso di farci vivere?
Ho studiato graphic design e lavoro nel campo da circa 4 anni, il rigore, la pulizia e la sintesi visiva sono
componenti fondamentali nel mestiere di designer, sono aspetti che hanno sicuramente segnato e caratterizzato i miei disegni,
hanno creato un approccio essenziale verso la forma delle cose. Per quanto riguarda il buono o il cattivo ragazzo,
posso dirti che credo poco nella questione dell’abito e del monaco, e di conseguenza del tatuaggio o della cravatta,
forse proprio la mia ricerca visiva verso una forma essenziale o nitida, come dici tu nella domanda, tenta di svestire le cose,
di invertirne il significato, cercando di risalire ad un concetto primitivo e puro della forma stessa. Cerco di raggiungere la pienezza attraverso il vuoto.
Turquoise Island è l’isola dove sono nato, e dove vivo tuttora.
Ringraziamo Patrizio e vi invitiamo a visitare il suo sito: http://turquoiseisland.com/
Marta Latini
Mi chiamo mARTa e nel mio nome è racchiusa una parte del mio mondo...amo la danza, il design, l'architettura, la pittura, il didò e adoro le bambole di pezza; ma non sono nè una ballerina, nè un ingegnere, nè un architetto, nè una pittrice, nè tantomeno una scultrice...