Ci siamo quasi ragazzi, tra poco anche la nostra rubrica del martedì andrà in vacanza per qualche settimana insieme al resto della redazione. Ci andremo a godere il sole e il mare. Forse. Giusto il tempo di ricaricare le pile e raccogliere nuove idee per la prossima stagione artistica che si preannuncia davvero scoppiettante. Torneremo a parlarvi di eventi e gallerie, tatuaggi e toys e soprattutto di artisti straordinari, proprio come quella di questa puntata.
Intanto che facciamo il conto alla rovescia per le tanto attese vacanze estive, vi dico che sul numero 23 di Hi- Fructose, tra i tanti artisti selezionati, c’è anche una certa Lee Jinju, un’artista della Corea del Sud con la fissa per il paradosso.
Dopo aver completato un master in Pittura Orientale presso l’Università di Hongik, Lee Jinju oggi dipinge frammenti dei suoi ricordi, un passato burrascoso, fatto di crimini e violenze accadute nei luoghi della sua infanzia e adolescenza che mette insieme mischiandoli a scene oniriche e di ordinaria realtà.
Il suo surrealismo si esprime nel paradosso che si insinua tra le protagoniste dei suoi lavori, donne affaccendate in attività semplici, quotidiane come il prendersi cura della propria persona o leggere un libro mentre il mondo intorno è una totale confusione di oggetti estrapolati da altre realtà, da quotidianità altrui.
Come in un quadro fiammingo, colorato e multiforme, nei suoi lavori palloncini e fogli di carta volano mentre gatti rovistano nei sacchi di immondizia lasciati sopire sull’erba di un prato che si stacca dal resto del mondo, come l’immagine di un pensiero o di un ricordo intenso che prende il sopravvento.
Un’immagine limpida, come limpidi sono i colori dei soggetti delle sue opere, donne dalle forme sinuose, in dolce attesa, a seno nudo e con i capelli trasparenti che si immergono nella trasparenza dello sfondo che circonda ciò che sta avvenendo davanti lo sguardo di chi si ferma a riflettere su questo insieme scomposto, in cui è facile perdersi a cercare oggetti e sensazioni, forse un po’ malinconiche ma intriganti quanto basta per tornare di nuovo a guardare e cercare altro.
Eva Di Tullio
Io sono Eva e con Tuesday Poison ogni martedì, vi racconterò la storia dell’arte pop surrealista e lowbrow: accomodatevi pure!