A parte la presa della Bastiglia del 1789 non ci sono eventi rivoluzionari da ricordare in questo 14 luglio che voi passerete di sicuro a marcire al sole, tra tuffi e occhiatine alle tette della ragazza di fronte, mentre intanto il bambino della coppia che ha posizionato il suo ombrellone a fianco al vostro inondandovi di gossip a un euro fa i castelli di sabbia mandando i granelli sui vostri asciugamani e il dj Manolo mette su due dischi per far ballare la sedicenne in calore fresca di tatuaggio. Ecco, proprio così immagino la vostra domenica al mare, quella che vi promettete di non trascorrere più quando sarete in fila sul raccordo assieme al bambino dei castelli di sabbia, alla sedicenne e alla tettona e al resto del mondo che risponde alla vostra bestemmia, come fedeli alla recita del rosario.
Mentre voi rosolate per bene al sole io vi porto a conoscere uno street artist messicano molto bravo, il quale ha da poco partecipato alla realizzazione di un murale gigante al Freie Internationale Tankstelle di Berlino assieme al duo tedesco Low Bros di cui vi parlerò più avanti.
Il protagonista di oggi è Curiot, un artista che dice di ispirarsi alla cultura e alle storie del suo paese, il Messico, per creare delle simpatiche creature che, come bambini impertinenti, mettono in moto la nostra immaginazione, cariche di ingenuità, primitive come i sogni.
I suoi soggetti sono animali giganti, con criniere e code colorate, maschere bellissime, teneramente bizzarre che cercano un contatto con gli esseri umani, un modo per interagire e interrompere la grigia quotidianità che occulta i nostri sogni e cala come polvere sulla nostra vivacità.
Dotato di una grande genialità ed espressione artistica che mette in pratica anche su altri supporti, Curiot lascia a bocca aperta per il suo modo di trasformare una parete sterile di qualsiasi metropoli del mondo in un capolavoro dell’arte, un allegro messaggio che fa spuntare il sorriso a chiunque.
Buona domenica!
Zelda
Mi chiamano Zelda, come la principessa dei Nintendo, come Zelda Sayre Fitzgerald, come Beautiful Zelda della Bonzo Dog Doo-Dah Band. Sono alta quanto una mela della Val di Non, sono impertinente come i miei capelli e mi nutro di street art, quella roba di cui vi parlo la domenica quando avete il cervello quadrato e parlate di rigori e schedine. Non potrete fare a meno di me.