Trovarsi improvvisamente davanti a una modella alta unmetroesettantacinque, magra al punto giusto e con un viso dannatamente bello suscita sempre una sorta di appagamento visivo, che tu sia uomo o donna.
Certo, c’è da sottolineare che nel caso di una donna, spesso, all’appagamento visivo segue l’invidia. E se sei un uomo, pure: invidia per il moroso della modella. Ma questa è un’altra storia.
La storia di Howard Schatz, autore della serie Models and Mothers è alquanto singolare. Un medico oculista appassionato di fotografia sin dagli anni ’60, che nel 1992 decide di pubblicare il suo primo libro Gifted Women, che lo porterà a contatti con galleristi e curatori di tutto il mondo. Shultz abbandona la sua carriera medica per dedicarsi completamente alla fotografia.
Nella serie Models and Mothers il fotografo fa posare le modelle e le proprie madri, raccontando storie bellezze donate, di sensibilità incrociate, di rapporti che non muoiono mai o che sono morti da tempo.
Corpi che si avvicinano, si allontanano, si cercano, creano distanze incolmabili mostrando un’intimita quasi religiosa.
I lavori di Schatz gridano storie di donne che si sono amate, odiate, storie di occhi che che si assomigliano in maniera inequivocabile, pelli che si toccano, sguardi che rimandano a un legame rimasto intatto o fratturatosi per chissà quale ragione, in un bianco nero che avvicina o allontana, ma paradossalmente si distacca da un dualismo fatto di soli canoni estetici.
Alessandro Rossi
Alessandro Rossi, fondatore di organiconcrete e pseudo studente di Ingegneria Edile-Architettura presso "La Sapienza" di Roma. Ossessionato dai buchi temporali, dall'eta adolescenziale, dal trascorrere del tempo, dai rapporti umani e dall'arte. Irrimediabilmente fesso.