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Parole che non sono innocue: Quell’attesa...

Parole che non sono innocue: Quell’attesa…


Che alcune persone sono come l’aria che respiri, non ce la fai a starne senza, nemmeno per un solo giorno; che a volte la voglia di riabbracciare qualcuno la senti perfino nelle vene, che quando ti capitano tra le mani così talmente belle fai fatica anche a dirlo quanto sono belle.
Che tutta la nostra vita è costellata di pezzi mancanti, di cose che non tornano o che non ci sono e di cui andiamo disperatamente alla ricerca, solo a volte però; perchè poi incontri quel pezzo, quello che ti serviva per completare il tuo cielo e tutto improvvisamente prende forma e senso: quello che hai fatto e quello che non hai fatto, la persona che eri e quella che sei diventata, gioe, dolori, tutto si riesce a spiegare semplicemente guardando una persona negli occhi.
Che non c’è magia più grande.
Che non è la quotidianità a fare i rapporti né passare ogni giorno ore al telefono, ma quel sentirsi a casa, quel capirsi con uno sguardo, quel ridere insieme per la cosa più stupida, che non esiste non c’è modo di crearlo. Perché sono cose che nemmeno il tempo si porta via.
Che ognuno ha i suoi tempi, che fare le cose prima non vuol dire necessariamente farle meglio, che se vivi per vincere il confronto con gli altri in realtà non vivi affatto; che solo dopo aver capito ciò che non vuoi puoi scoprire invece quello che vuoi.
Ecco perché le cose belle si fanno sempre aspettare.

Non ci crederai, forse riderai […] ma la verità è che non ho avuto mai niente di più bello, di te…
M. Masini


Alice Innocenti

Alice Innocenti, ventun anni, amante delle parole. Di ogni tipo di parola. "Nella vita vera non posso cancellare, tornare indietro, ripensare a quello che ho detto, correggerlo. Allora scrivo. Per prendermi la rivincita sulle parole. Per raccontare come sarebbe andata se avessi scelto quelle giuste".

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