Scendere un giorno in una vecchia cantina, farsi spazio tra le ragnatele con la luce che filtra coraggiosa e quell’odore di umidità che ti si stampa nel naso.
Polvere ovunque, teli trasparenti che tentano invano di proteggere mobili o sedie o oggetti di chissà quale dubbio valore conservati perché troppo giovani per essere buttati e troppo vecchi per essere usati. Valeva davvero la pena acquistarli per poi abbandonarsi all’absolescenza programmata di cui siamo vittime?
La risposta é “SI, ne é valsa la pena” se fate come Alessio Roscilli e Elsa Cresti, dal 2012 fondatori di Coypù che con sapiente manualitá riescono a donare una nuova vita a oggetti in disuso.
Seguendo un po’ il filone ecogreen degli ultimi anni ma anche quello del riciclo creativo abbiamo visto come molte aziende siano nate da un po’ di ingegno e tanta voglia di fare. Coypù conferma vincente questo binomio presentandoci degli oggetti RI-visitati e RI-comunicati attraverso colorazioni fluo e vivaci o l’accostamento di materiali classici a materiali piú moderni.
L’ispirazione allo stile scandinavo é inconfondibile e dimostra il buon gusto dei giovani designer che non hanno dimenticato di curare il brand identity e tutta la comunicazione affidata in gran parte alla fotografa e art director Camilla Catrambone.
Così un vecchio pallet, diventa l’occasione per creare un divano, le cassette della frutta reinventate in un comodino, sedie rotte rimodernate e finalmente adatte anche ad una casa moderna, tavole rotte utilizzate per creare delle lampade o degli appendiabiti.
Il tutto fatto seguendo le principali regole dell’handmade, utilizzando vernici e finiture ecologiche, nel pieno rispetto della natura.
Su buru-buru trovate in vendita qualche loro prodotto.
Alessandro Rossi
Alessandro Rossi, fondatore di organiconcrete e pseudo studente di Ingegneria Edile-Architettura presso "La Sapienza" di Roma. Ossessionato dai buchi temporali, dall'eta adolescenziale, dal trascorrere del tempo, dai rapporti umani e dall'arte. Irrimediabilmente fesso.