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A colpi di matita 2.0: Cristina Bellacicco

A colpi di matita 2.0: Cristina Bellacicco


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Illustratrice. Amante dei cani. So essere una dolce principessa, ma anche la strega più cattiva del reame. Buona forchetta, ma pessima cuoca

Come hai imparato a “disegnare”?
Ho imparato a disegnare da sola: all’inizio sui muri di casa, poi sul diario di scuola o sulle verifiche di matematica, infine (finalmente) sui fogli da disegno. I miei errori e le mie “brutture”, che tengo ancora in un cassetto, sono stati i miei maestri.

24 ore, qual è la TUA ora e perché?
La mia ora è al mattino, dopo aver portato fuori i miei cani. Mentre loro dormono beati, esausti dalle corse fatte, io disegno.

Immagina un foglio bianco, qual è il processo creativo che segui?
Personalmente inizio “immagazzinando” immagini, sfogliando libri, riviste o guardando su internet. Chiudo tutto e mi affido alla mia creatività. Il mio slancio creativo però è sempre interrotto dalla ricerca del foglio. Già! Sono piena di fogli che uso e riuso. Se hanno anche solo uno spazietto bianco ancora utilizzabile, non riesco a buttarli via! Trovato il foglio, inizio con il disegno a matita, che, a mio parere, sia per una colorazione tradizionale, sia per quella digitale, deve essere molto preciso. Infine il colore: se la scadenza per la consegna di un lavoro incombe, uso il digitale, se ho più tempo (succede di rado) uso i colori acrilici.

Solitamente disegni prima su carta oppure elabori tutto direttamente su pc?
Preferisco iniziare a disegnare sempre con carta e matita, perchè sento di essere più a contatto con il mio disegno.

Momento marzullesco: fatti una domanda e datti una risposta
Cane o gatto? Impossibile scegliere. Cane, perchè è un amico allegro dal cuore grande. Gatto, perchè è una morbida compagnia, elegante e silenziosa.

Un illustratore che ci consigli di tener d’occhio?
Seguite assolutamente i lavori e i successi di Simona Cordero e Claudio Cerri, due bravissimi illustratori già affermati. Tenete d’occhio invece un nuovo talento: Marianna Urso, in arte “piccikka”. Il suo è uno stile davvero fresco e originale.

Final bonus question: Io sfoglio i tuoi lavori e vengo avvolta da un senso di soddisfazione, appagamento. I tuoi personaggi sembrano vivere la vita che hanno scelto e se appartenessero ad altri fogli, ad altre mani, rifarebbero tutto esattamente allo stesso modo…
Da come parli nell’intervista, l’illustratrice è un “mestiere” che hai scelto. Quanto ti appaga il tuo lavoro? quanta fatica ci vuole per ottenere ciò che si desidera?
Il mio lavoro mi appaga moltissimo, perché disegnare, colorare, dipingere e illustrare sono da sempre la mia passione. Non è mai stato un semplice hobby, ma il momento in cui mi sento libera di fare quello che più mi piace nella vita e averne fatto un mestiere è stata una fortuna che auguro a tutti. Attenzione: non ho detto che sia facile! La fatica infatti è tantissima, soprattutto quando la passione si scontra con la realtà, con le scadenze strette e con il pessimo gusto di alcuni clienti. Personalmente poi desidero “fare sempre meglio”, migliorarmi lavoro dopo lavoro. Mettersi in discussione e “non sedersi sugli allori” è fondamentale per una crescita creativa, ma in questo modo, vi assicuro, sarà ricca di soddisfazioni sempre più grandi.

Ringraziamo Cristina per la sua disponibilità e vi invitiamo  a visitare il suo sito: http://www.cristinabellacicco.com/

 


Marta Latini

Mi chiamo mARTa e nel mio nome è racchiusa una parte del mio mondo...amo la danza, il design, l'architettura, la pittura, il didò e adoro le bambole di pezza; ma non sono nè una ballerina, nè un ingegnere, nè un architetto, nè una pittrice, nè tantomeno una scultrice...

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