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Mi chiamo Gianluca Sturmann. Mi piace creare immagini, le parole immaginate, le parole disegnate e disegnare per iscritto.
Come hai imparato a “disegnare”?
Non credo di aver imparato a disegnare, piuttosto credo di aver trovato una maniera più giusta per esprimere pensieri a cui tengo, e questa del disegno è la maniera a cui più mi sono dedicato negli ultimi anni. Sinceramente non riesco a pensare alla disciplina del disegno come una sola questione di apprendistato tecnico, piuttosto preferisco pensarla come un processo continuo di perfezionamento di forme personali.
24 ore, qual è la TUA ora e perché?
Nel contesto quotidiano le tredici. A quell’ora inizia un programma alla radio che seguo sempre durante il pranzo. E per quei sessanta minuti successivi mentre cucino, mangio e ascolto, molte volte decido le sorti dell’intera giornata o di quelle successive. Faccio il resoconto di come è iniziata e di come dovrebbe ultimarsi.
Immagina un foglio bianco, qual è il processo creativo che segui?
Impossibile con un solo foglio bianco. Ricerco nel mio immaginario delle storie che mi piacerebbe raccontare e da qui provo a trarne delle immagini.
Solitamente disegni prima su carta oppure elabori tutto direttamente su pc?
Carta carta carta. PoOooOooOooOoi Pc.
Momento marzullesco: fatti una domanda e datti una risposta
Qual’è stato il tuo primo pensiero dopo l’accaduto? Ho realmente realizzato che le cose non sarebbero mai più state le stesse. Di nuovo.
Un illustratore che ci consigli di tener d’occhio?
Mi piacciono molto i primissimi fumetti e disegni di Marcello Jori che ho scoperto sfogliando dei vecchi numeri di Linus. I fumetti si chiamavano Minus e che io sappia, a parte una recente ristampa, questi lavori non hanno mai avuto la diffusione che a parer mio meriterebbero ancora oggi. Questi lavori rimangono introvabili anche in rete e lui, da come l’ho intesa io, dopo quel periodo ha iniziato a fare cose molte diverse. Detto questo io e il mio amico Rudy Dore abbiamo realizzato a Settembre scorso una mostra a Palazzo Ducale di Genova con soli illustratori del territorio genovese. Ci piacerebbe portare questa mostra in altri e nuovi contesti e magari con modalità diverse. Sul Tumblr che abbiamo realizzato per l’evento si possono vedere alcune immagini. http://16100genovaillustra.tumblr.com/ Ovviamente consiglio ciascuno di questi autori!
Final bonus question: Sono rimasta affascinata dalla schiettezza con cui i tuoi lavori esprimono un pensiero o raccontano una storia. Tratti ben definiti, senza troppa fuffa. Qual è stato il percorso che hai seguito? Il tuo stile è stato sempre così definito, o nel tempo hai dovuto eliminare qualche “fronzolo”?
Ho sempre avuto una forte preferenza nel realizzare qualcosa di asciutto e di essenziale, questo credo dipenda sia dallo scopo che cerco di relegare alle immagini, sia dal fatto che in quasi tutto quello che produco tendo ad avere un approccio grafico, e la grafica oltre all’illustrazione è un’altra cosa di cui mi occupo.
Non cerco di eliminare ad ogni costo ogni fronzolo ma di certo preferisco tenere solo ciò che ha significato in quel momento, se lo ha per me, o se penso sia dispensabile nel suo insieme.
Ringraziamo Gianluca e vi invitiamo a visitare il suo sito: www.gianlucasturmann.com
Marta Latini
Mi chiamo mARTa e nel mio nome è racchiusa una parte del mio mondo...amo la danza, il design, l'architettura, la pittura, il didò e adoro le bambole di pezza; ma non sono nè una ballerina, nè un ingegnere, nè un architetto, nè una pittrice, nè tantomeno una scultrice...