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Domenica in strada: Somoz Luz by Boa Mistura

Domenica in strada: Somoz Luz by Boa Mistura


Beh, che il Giappone fosse un paese stravagante è abbastanza risaputo ed effettivamente tutto ciò che proviene dalla cultura nipponica è estremamente affascinante: la loro complessità linguistica è pari al nostro “cento e uno modi per bere un espresso”, con una sola parola puoi avere centinaia di combinazioni. E poi un giorno a Tokyo ti basta per sapere cosa si vedrà tra qualche anno anche nel resto del mondo perché la loro fissa per la tecnologia è contagiosa. Per me il Giappone è innanzitutto le schiacciate rumorose di Mila e i goal a rallentatore che durano tre puntate del gemelli James e Jason Derrick in Holly e Benji. Poi è arrivata la Nintendo e nessuno se li è più cagati.
Comunque sempre dal Giappone proviene la “Ripe Tomato”, un nuovisimo taglio di capelli che sta spopolando su tutte le riviste di moda nipponiche in questi giorni, ovvero il taglio alla pachino. Proprio così avete capito bene, taglio corto rosso pachino e foglie verdi sulla testa. Questa diavoleria è un’invenzione di un parrucchiere di Osaka, magari si sarà ispirato alla cucina italiana. Chi lo sa.
Ma veniamo a noi. Quale modo migliore per terminare questa settimana se non con un po’ di street art suggeritavi dalla vostra Zelda?
Oggi vorrei mostrarvi il capolavoro realizzato a Panama lo scorso marzo dal collettivo spagnolo Boa Mistura che vi ho presentato qualche domenica fa. Somoz Luz è il titolo di questo progetto colorato, frutto della collaborazione con cinquanta abitazioni del quartiere El Chorrillo di Panama City, su più di duemila metri quadrati di superficie. Guardate le immagini, tanto per avere un’idea di cosa significa veramente fare street art, quella vera, per strada, ispirati dalla gente che gira intorno e dai sorrisi dei bambini.
Buona domenica!


Zelda

Mi chiamano Zelda, come la principessa dei Nintendo, come Zelda Sayre Fitzgerald, come Beautiful Zelda della Bonzo Dog Doo-Dah Band. Sono alta quanto una mela della Val di Non, sono impertinente come i miei capelli e mi nutro di street art, quella roba di cui vi parlo la domenica quando avete il cervello quadrato e parlate di rigori e schedine. Non potrete fare a meno di me.

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