Adoro le persone simpatiche, spiritose, quelle che amano i colori e mettono allegria, proprio come l’artista che vi ho presentato la scorsa settimana, Fonzy Nils, con un’intervista favolosa, spiritosa e seguendo la scia del divertimento cromatico oggi voglio proporvi un altro artista molto bravo, un illustratore di Londra che si chiama Steve Scott.
Credo di aver visto i suoi lavori più volte sul suo sito, a ripetizione, come una canzone che si ascolta all’infinito, troppo belli per passare inosservati ed era un peccato non parlarvene. Qualcuno avrà avuto la possibilità di vederli al Guggenheim di New York ma anche al Pictoplasma Festival di Berlino , di cui vi ho accennato qualche articolo fa, e a noi un po’ più sfigatelli che non abbiamo avuto la fortuna di aver visitato questi posti, ci penso io a farlo arrivare dritto a casa.
Ma guardiamoli un po’ i personaggi di Steve Scott, questi individui che sembrano appartenere al mondo quotidiano ma rappresentati in modo caricaturale, buffi nei loro connotati più accentuati, un po’ stralunati, sognanti e deliziosi nell’atmosfera surreale che li avvolge. Cosa vi sembrano se non dei piccoli abitanti di un mondo dove finalmente trionfano la leggerezza e i colori?
Anche i suoi lavori realizzati nel campo dell’animazione sono un divertimento per gli occhi, sembrano videogiochi ambientati nel futuro, dove soggetti strampalati fanno la loro comparsa tra gli spazi urbani che si aprono nella loro immensa grandezza.
Eva Di Tullio
Io sono Eva e con Tuesday Poison ogni martedì, vi racconterò la storia dell’arte pop surrealista e lowbrow: accomodatevi pure!