“No Paywall Here!”
L’informazione non si paga. Almeno non al Festival Internazionale del Giornalismo di Perugia.
Arrivato alla sua settima edizione si è ormai consolidato come l’appuntamento annuale immancabile per inquadrare la situazione del giornalismo in Italia e nel mondo.
Un programma incredibile, con più di duecento eventi in cinque giorni, che è quasi impossibile riassumere. Dal 24 al 28 Aprile 2013 il festival sarà l’occasione italiana per testimoniare e commentare la dinamicità del settore giornalistico e la crisi dell’editoria. Una crisi a cui sembra difficile porre rimedio e che s’accompagna tristemente a quella economica.
Il modello giornalistico tradizionale della carta stampata, infatti, subisce ormai dei crolli inarrestabili degli introiti pubblicitari e i nuovi modelli di business della rete non rappresentano ancora la giusta alternativa per lo sviluppo e il sostenimento della professione del giornalista della nuova era digitale.
L’ #ijf13 è anche un festival per sensibilizzare i giovani, sempre più distanti dalle produzioni giornalistiche e per adempiere a questo compito esso è fatto innanzitutto da giovani, a partire dalla squadra organizzativa e gli ideatori Arianna Ciccone e Christopher Potter, ma anche i tantissimi volontari che prestano la loro operatività in cambio di un’esperienza che arricchisce come poche.
Più di quattrocento ospiti nell’edizione di quest’anno: tra gli italiani Lucia Annunziata, Marco Travaglio, Mimosa Martini, Daria Bignardi ed Ezio Mauro. Tra gli ospiti internazionali è attesissima la prima visita in italia della blogger cubana Yoani Sanchez che parlerà al festival della sua battaglia per la democrazia attraverso il proprio blog Generatiòn Y. Altra attesa ospite internazionale è Emily Bell, per anni alla guida del Guardian e tra gli autori di uno dei saggi più influenti degli ultimi anni sul futuro dei media digitali: Post-industrial journalism: adapting to the present.
Per cinque giorni i magnifici palazzi del centro storico di Perugia saranno la cornice architettonica di
un evento unico nel suo genere. Gli appuntamenti infatti sono a libero accesso: contrariamente a ciò che avviene nel mondo, per le manifestazioni dello stesso genere, gli incontri e i workshop del festival non prevedono costi di iscrizione. Saranno accessibili a chiunque: professionisti, amatori e curiosi.
Il festival animerà per qualche giorno la città rinascimentale attraverso un’entusiasmante scambio di idee e occasioni di confronto e si respirerà profondamente un’unica passione comune:
l’interesse per l’informazione.
Stefano Gizzi
A volte cerco di ricordare a quando possa risalire il primo fotogramma della mia esistenza, ma non sono mai riuscito a trovare un punto d’inizio. Perché da che ne ho memoria la fotografia ha sempre fatto parte di me.