READING

Tweed Ride Roma: in bici indietro nel tempo

Tweed Ride Roma: in bici indietro nel tempo


Un sole caldo, quello di ieri a Roma, a tratti prepotente, con i suoi 22 gradi e oltre. Un cielo limpido e un leggero venticello che sfiora e accarezza i capelli con quella sua mano delicata.
L’atmosfera è magica, fiabesca, a tratti surreale. Perchè a Roma, tutta quella gente in bici vestita in quel modo, non si è mai vista.
L’occasione è la Tweed Ride – La Belle Epoque Roma che vi avevamo già segnalato qualche giorno fa.
All’ora della partenza sono tutti a Ponte Milvio che ritirano i pacchi gara, si fanno foto, si scrutano, si ammirano a vicenda, con il loro corredo di  sguardi senza-pensieri, “scaldano”catene, pedali e freni. Un delirio di baffi, barbe, gonne, sottogonne, spolverini, pantaloni alla zuava, cappelli piumati, fiocchi, foulard coppole, giacche, pipe, gilet, bretelle, pizzi, merletti, camicie, calze, calzini, calzette e biciclette. Tante biciclette di ogni colore, specie ed epoca.
Ogni tanto qualche curioso passante, poco informato, si ferma e domanda “Cosa fa tutta questa gente in bici vestita in quel modo?”.
“Si diverte” rispondono in coro.
Poi finalmente si parte, qualcuno da il via, nel marasma generale dei campanelli che suonano a festa. Il serpentone (oltre 500 i partecipanti) si snoda sul lungotevere producendo onde di interesse nel grande traffico che assedia la città, passando poi per Via Flaminia, Viale Delle Belle Arti, Viale Del Muro Torto, con sosta a Piazza Del Popolo per godere appieno dell’atmofera e per scattare altre foto, con un occhio più attento e anche un pizzico d’invidia nei confronti di chi è riuscito a trovare gli abiti e gli accessori più giusti. Ma è quell’invidia bella, che si tramuta in curiosità e che passa presto, perchè bisogna rimettersi in sella e raggiungere Villa Borghese, dove è previsto l’arrivo con conseguente ristoro e premiazione.
La scia di biciclette è incredibile, travolge tutti con la loro eleganza d’altri tempi, striata dai commenti di un pubblico che osserva dal sedile di una macchina.
Poi la meta: Villa Borghese (terzo parco pubblico più grande di Roma) trasformata per l’occasione in un quadro impressionista, ospita picnic e personaggi in stile Belle Epoque, appena approdati in bici e con una gran voglia di dimostrare alla città che la pedalata è bella, funzionale, divertente, aiuta a socializzare e a fare del bene grazie alla quota d’iscrizione devoluta alla Peter Pan Onlus che accoglie le famiglie dei bambini malati di cancro.
L’aria è intrisa di complimenti, di sorrisi spontanei, di domande curiose, di chiacchiere divertite, di pose regalate, di foto scattate, di bici anni 20 e di accessori vintage ricercatissimi; il tutto reso ancor più piacevole da pizza, vino e torta: “Se magna, se beve e ce si diverte” avanza qualcuno.
A coronare il tutto, le premiazioni, perchè ogni sfilata che si rispetti ha i suoi vincitori. Così si assegna il premio Miglior abito (lui e lei), miglior bicicletta, miglior baffo e miglior torta picnic. Anche se poi se ne tornano a casa tutti vincitori, con un premio tanto raro quanto importante: frammenti di felicità urbana.
Tweed Ride #bellecose.
Per le foto si ringrazia anche la partecipazione di Matteo Tiberi


Alessandro Rossi

Alessandro Rossi, fondatore di organiconcrete e pseudo studente di Ingegneria Edile-Architettura presso "La Sapienza" di Roma. Ossessionato dai buchi temporali, dall'eta adolescenziale, dal trascorrere del tempo, dai rapporti umani e dall'arte. Irrimediabilmente fesso.

Commenti

commenti


RELATED POST