Domenica in strada: C215


Il 24 marzo 1973 una delle rock band più famose del pianeta e una delle mie preferite in assoluto, i Pink Floyd, pubblica il suo album più venduto di sempre: The Dark Side of the Moon.
La storia di questo album è molto lunga e tortuosa, ma resta comunque un suggerimento per la lettura di questa sera prima di andare a dormire: Wikipedia fa sempre un certo effetto.
Tre cose curiose però ve le voglio dire. Uno: l’album era stato pensato come un disco che doveva far arrabbiare la gente, basandosi sui disturbi che affliggevano l’ex membro del gruppo Syd Barrett.
Due: la band dovette cambiare il nome dell’album per un certo periodo di tempo da The Dark Syde of the Moon a Eclipse perché quello originario era lo stesso usato da un’altra band, i Medicine Head, ma più tardi i Pink Floyd poterono riacquisire il nome originale.
Tre: grazie al successo delle vendite dell’album i Pink Floyd reinvestirono il denaro ricavato nella produzione del film Monty Pyton e il Sacro Graal.
Lasciamo il Regno Unito dei Pink Floyd e ci spostiamo in Francia oggi dove si è formato un artista francese molto conosciuto e apprezzato anche in Italia: C215.
Christiam Guémy, in arte C215, è nato nel 1973 a Bondy e risiede a Parigi, dove nel suo studio realizza gli stencil con cui colora le strade di tutto il mondo. Dall’Africa a Tel Aviv, da San Paolo a Nuva Delhi, C 215 non smette di stupire con le sue creazioni favolose.
Dopo aver conseguito il dottorato in Storia dell’Arte alla Sorbona, dopo aver pubblicato il volume Stencil History X nel 2007, dopo l’ultima esposizione personale del 2010 a Parigi, C215 è ora di scena alla Wunderkammern di Roma con la personale Mea Culpa, lasciatemelo dire, una mostra imperdibile che avrete l’opportunità di visitare fino al 24 maggio.
Che dire di questo artista straordinario, forse che è senza ombra di dubbio un vero maestro dello stencil? Con questa tecnica C215 ritrae visi di gente comune, persone che incontreresti per strada ogni giorno, bambini, barboni, il suo stesso autoritratto, ma allo stesso tempo la sua creatività gioca con le opere di Caravaggio, che vengono impresse soprattutto sulle cassette postali: famose a Roma sono la Medusa, Giuditta e Oloferne e Fanciullo con canestra di frutta.
Buona domenica!


Zelda

Mi chiamano Zelda, come la principessa dei Nintendo, come Zelda Sayre Fitzgerald, come Beautiful Zelda della Bonzo Dog Doo-Dah Band. Sono alta quanto una mela della Val di Non, sono impertinente come i miei capelli e mi nutro di street art, quella roba di cui vi parlo la domenica quando avete il cervello quadrato e parlate di rigori e schedine. Non potrete fare a meno di me.

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