Ecco, io provo una profonda tenerezza.
Per chi non comprende, per chi non conosce, per chi parla e sparla sempre a sproposito; per quelli che non dicono mai, ma proprio mai, quello che pensano, per quelli che non sai se puoi fidarti davvero.
Per quelli che sono sempre lì a sindacare, a puntualizzare, a precisare; per quelli che non si vivono il momento perchè impegnati a preoccuparsi di quello che poi sarà.
Per quelli che non credono che ci si possa innamorare in una settimana o in un giorno, per quelli che le farfalle nello stomaco non sanno nemmeno cosa siano, per quelli che l’amore è una cosa che dà solo dolore.
Per chi non sa perdonare, per chi è convinto sempre di avere ragione, per chi non pensa e agisce, per chi non canta in macchina a squarciagola.
Per chi non ha mai riso di cuore, per chi non esce quando c’è il sole, per chi spreca troppo tempo a spiare la vita degli altri; per chi, forse, una vita sua nemmeno ce l’ha.
Per quelli cmai pianto di felicità.
Per quelli che rimangono in silenzio, per quelli che non si espongono, per quelli che non scelgono.
Perchè ci sono momenti nella vita in cui una scelta la devi prendere per forza, o qui o lì, o a destra o a sinistra; ci sono momenti in cui devi provare, rischiare.
E se per un attimo ti accorgi di aver preso la strada giusta, se un pomeriggio di Domenica ti svegli e trovi accanto a te la tua persona, se pensi ai tuoi amici come il regalo più bello che la vita potesse farti, nonostante tutto, allora, beh, non sei poi così lontano dalla felicità.
Conosci Marcel Proust? Scrittore francese, perdente assoluto: mai fatto un lavoro vero, amori non corrisposti, gay; passa vent’anni a scrivere un libro che quasi nessuno legge, ma è forse il più grande scrittore dopo Shakespeare. Comunque, arrivato alla fine della sua vita, si guarda indietro e conclude che tutti gli anni in cui ha sofferto erano gli anni migliori della sua vita, perché lo hanno reso ciò che era. Gli anni in cui è stato felice, tutti sprecati: non gli hanno insegnato niente.
Little Miss Sunshine
Alice Innocenti
Alice Innocenti, ventun anni, amante delle parole. Di ogni tipo di parola. "Nella vita vera non posso cancellare, tornare indietro, ripensare a quello che ho detto, correggerlo. Allora scrivo. Per prendermi la rivincita sulle parole. Per raccontare come sarebbe andata se avessi scelto quelle giuste".