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Mi chiamo Luca Villani ho 35 anni e vivo a Parigi da una ventina d’anni, faccio il grafico per mangiare e l’illustratore per vivere.
Come hai imparato a “disegnare”?
Da piccolissimo la mia passione erano i dinosauri e gli animali.
Crescendo ho smesso per parecchi anni. Ho poi ricominciato a scarabocchiare i quaderni a scuola durante le lezioni. Ero comunque convinto che chiunque sapesse disegnare. All’incirca 5 anni fa, mi sono riavvicinato al disegno in modo serio, approfondendo le basi e sperimentando diverse tecniche.
24 ore, qual è la TUA ora e perché?
Direi verso le 11 di sera fino a tarda notte, è l’ora nella quale mi viene l’ispirazione. Da lì riesco a disegnare senza pensare ad altro, ha volte provo ad iniziare un disegno durante il giorno ma spesso e volentieri trascorro troppo tempo a pensarci senza riuscire a fare altro, poi verso sera si sblocca tutto in modo quasi automatico.
Immagina un foglio bianco, qual è il processo creativo che segui?
il mio processo creativo e molto istintivo, se non ho un’ idea precisa di quel che voglio fare parto da una macchia o da una forma che faccio direttamente con il pennello e l’inchiostro poi la osservo e provo a vedere dove mi porta o cosa mi salta in mente, spesso i miei disegni preferiti sono nati così, diciamo che sono bravo a fare disegni «a cervello spento», è una tecnica interessante, ma molto scomoda per rispondere alle commissioni…comunque solitamente disegno senza fare schizzi.
Solitamente disegni prima su carta oppure elabori tutto direttamente su pc?
Disegno praticamente tutto su carta, il computer lo uso solo per regolare i contrasti degli scan oppure quando voglio fare un’ animazione partendo da disegni.
Il computer offre possibilità creative infinite e credo che la cosa mi spaventi.
Momento marzullesco: fatti una domanda e datti una risposta
E adesso cosa disegnamo ? boh, un disegno in bianco e nero forse, oppure uno con lo scratchboard o forse un’ incisione su linocut ? boh, aspetto stasera, dopo le 11 e vedrò…
Un illustratore che ci consigli di tener d’occhio?
Ce ne sono cosi tanti, se devo proprio scegliere direi la mia amica “Chrysope” che ha uno stilo del tutto personale ed un percorso di illustratrice simile al mio.
Final Bonus Question: Il tuo mondo in bianco e nero è dominato da atmosfere dark e popolato da strane creature, non a caso dici di trovare l’ispirazione nelle ore notturne, ma nel profondo da dove origina questo immaginario? Va interpretato o è una dimensione parallela?
Credo che il mio immaginario nasca da un insieme di influenze, sono affascinato dalle opere « memento mori », dalle incisioni sull’apocalisse e in modo piu generico dai lavori di Durer, Goya, Bosch o Brugel. Inoltre trovo interessante il modo in cui veniva utilizzata la simbolica con animali e chimere nelle incisioni del medioevo, come per esempio per i disegni sui sette peccati capitali oppure in uno stilo totalmente diverso sono appassionato di cartoni animati anni 30 dei fratelli Fleisher ( prima del codice heys) nei quali era presente un’atmosfera dark e grottesca.
Credo che il mio stile nasca da un insieme di influenze nelle quali il punto comune è quasi sempre il bianco e nero e un atmosfera pesante… poi dev’esserci anche qualcosa di piu personale in fondo, ma ad essere sicero non ci ho ancora pensato… per ora mi accontento di disegnare e per la psicanalisi vedro piu avanti.
Ringraziamo Luca per averci dedicato il suo tempo e vi invitiamo a visitare il suo sito http://lucavillani.tumblr.com/
Michele Ponzelli
Ma per la bio va bene una stronzata tipo: da piccolo mi parcheggiavano davanti la TV. Non c'è da stupirsi se nella vita ho scelto di studiare i messaggi subliminali, poi ho avuto un incontro del quarto tipo con gli alieni. Ora sono uno normale.