“Quando creo un’immagine faccio in modo che non somigli a nessun’altra”.
Permettetemi di suggerirvi un parola chiave per apprezzare il lavoro di Thomas Muselet: originalità.
Giovane artista francese, scopre la fotografia mentre lavora come militare in un corpo d’élite dell’armata nazionale. Da quel momento ha deciso di dedicarsi totalmente alla fotografia, più in particolare all’arte digitale.
Presso la Maison de la Photographie, nel quadro di “FANTASTIC”, l’incredibile evento culturale della città di Lille è inserita anche la mostra che presenta il suo ultimo lavoro, il fantastico visto da lui.
Avete mai riflettuto su quanto il contenuto del nostro frigo rifletta la nostra personalità? Il nostro fisico, il nostro carattere, la nostra professione, la nostra origine sociale.
Spingendo all’estremo questa visione, Thomas ha ottenuto degli scatti dal colore e dall’atmosfera vivace, surreale, fantastica. Mette in scena personalità diverse, dalle più classiche alle più atipiche, accentuando ciò che le caratterizza: un clown, un attore, un giornalista, dei bambini, e tanti altri personaggi, sono persone reali, che nella vita fanno ciò che li vediamo fare nel frigo.
Questo elettrodomestico di routine diventa lo specchio della personalità del soggetto, quasi quanto il cassetto dove si ripone ciò che ci serve e ciò che ci piace.
Una riflessione semplice e immediata sul lato più evidente, o forse no, di ognuno di noi.
Francois Boucq
Autore francese di fumetti, nato a Lille nel 1955, François Boucq presenta disegni dallo stile ricercato, fitto, contrastante e con un humour basato sull’assurdo.
Ora, secondo voi cosa fanno nella vita gli altri protagonisti delle sue foto?
Stefano Gizzi
A volte cerco di ricordare a quando possa risalire il primo fotogramma della mia esistenza, ma non sono mai riuscito a trovare un punto d’inizio. Perché da che ne ho memoria la fotografia ha sempre fatto parte di me.