Sembra ieri. Si lo so, fa tanto frase “parenti interrotti”, quelli che il giorno del tuo compleanno ti guardano con le lacrime agli occhi e con una nostalgia incomprensibile per te che festeggi, ricordano il TE di 10 anni fa. Ho trovato sempre patetica questa frase. Ma ora che ho varcato il quarto di secolo, ora che il mio cane ha compiuto tre anni (si lo so non c’entra nulla, ma a me sembra ieri), ora che guardo i pezzi del mio primo computer buttati nel cassetto chiamato “le cose vecchie”, ora che trovo in giro foto ricordo provenienti da un rullino (e non quello dell’iphone), ora che le persone intorno a me mostrano i primi segni di un tempo che è stato…. questa frase mi appare sotto una luce totalmente diversa e incredibilmente comprensibile.
Sembra ieri, quando eravamo qui (in pochi) a leggere del Meth Project, a vedere Last Minute With Oden o ad ascoltare gli M+A. Sembra ieri, quando eravamo qui, a coccolare la nostra creatura, ad ossservala crescere ad ogni click, ad ogni post pubblicato. Sembra ieri, emozionati ai primi 100 like e desiderosi di mettersi in gioco.
Già sembra ieri.
Oggi do un’occhiata agli articoli scritti, ai componenti della redazione, ai Like su Facebook, ai visitatori mensili e d’improvviso, mi sento meno nostalgico.
Oggi piantiamo un paletto. Uno di quelli alti, che si vedono da lontano. Per ricordaci da dove siamo partiti, chi eravamo e come ci siamo mossi. Perchè la strada è lunga e ci saranno giorni, in cui avremo bisogno di guardare indietro e di scorgere qualcosa di familiare, qualcosa che ci dia sicurezza e che non ci spinga a mollare.
Oggi questo post sarà il nostro paletto. Cosicchè, quando le nostre certezze vacileranno, quando ci sembrerà assurdo perdere tanto tempo dietro a un’idea, quando la notte saremo tristi tanto da mettere in discussione tutto ciò che siamo e abbiamo fatto, ci ricorderemo che un’idea sciocca o geniale che sia, è la cosa più bella che la nostra mente possa regalarci.
Mia madre ripete sempre che “i primi anni sono i più belli”, come se crescendo tutto possa guastarsi, sporcarsi di ipocrisia e opportunismo. Come se festeggiare venticinque anni, non abbia lo stesso senso di festeggiarne uno.
Io invece ho sempre creduto nelle persone. In quello che sono e nella consapevolezza che acquisiscono crescendo. E penso che 1 anno di oggi è i 2 anni di domani e 3 di dopodomani, e che crescere voglia soltanto dire guardarsi indietro, senza assumere espressioni da “parenti interrotti”.
Organiconcrete compie un anno, e noi non potevamo non ricordarvelo. Non potevamo non ringraziarvi per tutte le soddisfazioni che ci avete dato e per tutte quelle che continuerete a darci.
Perchè forse è vero che i primi anni sono i più belli. Ma il brivido dell’attesa e la sensazione di andare verso l’ignoto, rende tutto incredibilmente più eccitante.
Tanti auguri Organiconcrete! E in bocca al lupo…
Alessandro Rossi
Alessandro Rossi, fondatore di organiconcrete e pseudo studente di Ingegneria Edile-Architettura presso "La Sapienza" di Roma. Ossessionato dai buchi temporali, dall'eta adolescenziale, dal trascorrere del tempo, dai rapporti umani e dall'arte. Irrimediabilmente fesso.