Parole che non sono innocue


Il cuore umano è qualcosa di straordinario, è un muscolo sorprendente, che non finisce mai di stupirci, stupisce perfino sè stesso, perchè riprende ogni volta a battere e a pulsare e a farci sentire vivi, anche se ha perso qualche pezzo, anche se sanguina ancora un pò.
Non accade a tutti, non succede sempre, ma ci sono delle persone che, ecco, a non crederci proprio non ci riescono, persone che non se lo sanno tenere da conto il proprio cuore, che lo devono sempre investire in qualcosa, persone che hanno capito che la vita è bella proprio per questo.
Perchè c’è qualcuno che la vive insieme a noi, qualcuno a cui raccontarla, il tuo qualcuno.
E allora puoi studiare, puoi collezionare vittorie e trofei, puoi svegliarti ogni mattina in una gabbia dorata, ma se non trovi nessuno da amare, se non hai quel coraggio di scegliere qualcuno e amarlo e proteggerlo, se non la trovi quella forza ogni volta di ricominciare, non ti muovi nemmeno di un centimetro, non fai neanche un passo, resti fermo.
E la vita non è quando sei fermo, la vita è quando vai, quando a stare fermo proprio non ci riesci.
E allora io mi lego, mi lego a tutto. Mi lego agli sguardi, alle persone, alle abitudini; mi lego a piccoli momenti, a gioie inattese. Creo legami che puntualmente sono destinati a spezzarsi e puntualmente io me ne rimango lì, con un capo del filo in mano e lo stupore che sia successo ancora. Io mi lego, e invece vorrei tanto che almeno per una volta succedesse il contrario, che qualcuno si legasse a me, che qualcuno continuasse a sentire la mia mancanza.
E ogni volta che succede provo sempre la stesso piccolo identico dolore, qualcosa di appena percettibile, come un pizzico sul cuore, qualcosa che senti solo se sai ascoltare; qualcosa che non è che fa male, però c’è.
E pesa.
Qualcosa che, però, non mi fa mai dimenticare che è così che si fa, che non importa quella fine stonata, non importa se è passata, importa che ci sia stata.


Alice Innocenti

Alice Innocenti, ventun anni, amante delle parole. Di ogni tipo di parola. "Nella vita vera non posso cancellare, tornare indietro, ripensare a quello che ho detto, correggerlo. Allora scrivo. Per prendermi la rivincita sulle parole. Per raccontare come sarebbe andata se avessi scelto quelle giuste".

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