Che la Jonathan LeVine Gallery e La Luz de Jesus fossero due tra i luoghi preferiti dagli artisti di tutto il mondo ve l’ho già detto e proprio tra questi illustri frequentatori ne ho uno nella manica del cappotto che, come dice Luca a cui dedico questo appuntamento di Tuesday poison, è ora di tirare fuori. È proprio uno che fa al nostro caso, uno di quelli per cui io e Zelda ci siamo battute e strappate i capelli, uno intercambiale insomma. Ho vinto io il trofeo e oggi ho il piacere di presentarvi Jeff Soto. Pop sureralism batte street art uno a zero.
L’artista di questa puntata è nato a Fullerton in California 35 anni fa e oggi Jeff Soto è conosciuto sia per i suoi pezzi di street art sia per le sue illustrazioni in stile pop surrealista e cui si aggiunge un’istruzione accuratissima: un diploma in illustrazione, uno in arte e l’ultimo nel 2002 in design.
In barba alla noia, agli inizi degli anni novanta Soto se ne va in giro per le strade della California con skateboard a pasticciare graffiti con le sue crew (vedi KILO, TREK e Sotofish) e nel 2002 inizia a cimentarsi con l’illustrazione ricevendo commissioni per grandi nomi come Sony, United Airlines e Disney. Ma è con i poster realizzati per i Pearl Jam e The Balck Keys che Jeff Soto conferma le sue abili doti nell’illustrazione: uno dei poster per la band di Seattle creato nel 2011 ha qualcosa di straordinario. Straordinario è il lavoro meticoloso nelle decorazioni del poster che si presenta come una carta da gioco con un teschio finemente decorato su un lato e sull’altro invece delle decorazioni fitte, perse tra il bianco e il rosso della superficie. Un capolavoro.
Vagando tra il numero infinito di immagini dei suoi lavori mi appare sempre più evidente che al centro delle sue illustrazioni ci sono personaggi molto simpatici, un po’ strambi, robottini curiosi che vagano tra i paesaggi urbani in cerca della presenza umana con cui forse vorrebbero confrontarsi, cercare un contatto, un po’ di calore. In altri lavori ci sono creature antropomorfiche con sorrisi splendenti e occhi sornioni, strane capigliature ed espressioni contorte, quasi come caricature di un mondo onirico, favoloso. Surreale.
Eva Di Tullio
Io sono Eva e con Tuesday Poison ogni martedì, vi racconterò la storia dell’arte pop surrealista e lowbrow: accomodatevi pure!
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