Parole che non sono innocue


A volte mi chiedo se sia giusto concedere seconde possibilità alle persone che ci hanno fatto del male.
Se potranno mai RIncollare un rapporto infranto, RIconquistare la mia fiducia, RIdare un senso a certi sentimenti, RIcucire ferite aperte.
Io sono un illuso. Perchè ho sempre dato un peso alle parole, mentre il mondo cercava gente che non si facesse così tanti problemi.
Il mondo cercava gente che pronunciava TI AMO ma voleva solo dire TI VOGLIO BENE. Gente che pronunciava AMICIZIA ma voleva solo dire OPPORTUNISIMO. Gente che confondeva parole come SINCERITà e LEALTà con FURBIZIA E INGENUITà.
Come un giurista dei sentimenti, io ho speso gran parte del mio tempo a dare un peso interiore alle parole pronunciate da me e da chi ho avuto intorno e a concedere altre possibilità credendo che tutti dovessero avere una seconda possibilità.
Poi un giorno mi han’ detto: Chi sei tu, il Padre Eterno, che ti arroghi il diritto di concedere “possibilità”?!
E allora ho capito, che ci sono persone che non meritano neanche la parte più brutta di noi, che non meritano neanche di guardarci negli occhi, di sfiorarci le mani, di toccarci i capelli, di darci il buongiorno, di dirci CIAO, di chiederci “come stai”, di confessarci una bugia o di sussurrarci un “ti amo” . Perchè se solo conoscessero il valore di quei gesti, di quelle parole, probabilmente non ci farebbero certe domande.
Ed è triste quello che sto per dire a me stesso, perchè sin da piccolo mi hanno sempre insegnato che tutti possiamo sbagliare, che bisogna RIcominciare, RIpartire, RItornare sui propri passi, RIamarsi, RIconcedersi….ma è così è stupido perdere tempo nel concedere seconde occasioni quando ci sono persone là fuori che aspettano solo di averne una.

#LeParoleSonoImportanti.

 


Alessandro Rossi

Alessandro Rossi, fondatore di organiconcrete e pseudo studente di Ingegneria Edile-Architettura presso "La Sapienza" di Roma. Ossessionato dai buchi temporali, dall'eta adolescenziale, dal trascorrere del tempo, dai rapporti umani e dall'arte. Irrimediabilmente fesso.

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