Ciao, di dove sei, quanti anni hai e da quanto tempo scatti fotografie?
Mi chiamo Joana, ho diciotto anni e sono di Castellaneta, provincia di Taranto. Scatto ufficialmente da quando ho acquistato la mia reflex, cioè da quasi due anni.
Dai una tua interpretazione al termine “FOTOGRAFIA”
Per me la fotografia ha funzione catartica. Mi purifica e mi porta fuori dalla quotidianità.
Quali sono i tuoi soggetti preferiti? E come interagisci con loro?
Indubbiamente i miei soggetti preferiti sono gli esseri umani e la natura, in particolar modo amo i tramonti. Principalmente sono un’autoritrattista e mi piace vedere il mio corpo immerso in posti naturali, amo prendere parte al calar del sole. Mi sento parte di tutti questi fenomeni, mi sento parte della natura.
Digitale o Analogico? Quale significato si nasconde per te dietro questi due termini tanto usati quanto spesso abusati, e qual è il tuo rapporto con essi?
Sono molto attratta dall’analogico e desidero fortemente una fotocamera a rullino. Credo che potrebbe darmi stimoli diversi! Penso che con l’analogico bisogni essere molto attenti a non sbagliare e a studiare la scena con più accuratezza, mentre con la digitale sbagliare è sempre lecito, dopotutto basta un clic per cancellare la foto che non ci piace. Col digitale tuttavia ho un ottimo rapporto, ritengo che digitale o no, la mia passione resterebbe immutata.
Qual è la tua attrezzatura?
Attualmente uso una Nikond3100 e un 50mm 1.8.
Cosa fai quando non scatti fotografie?
Principalmente studio, non ho mai tempo per tutte le attività che vorrei fare! Mi piace scrivere.
Una domanda che vorresti ti venisse fatta?
In questo momento non mi sovviene.
Un fotografo che ci consigli di tenere d’occhio?
Ma ce ne sono tanti di bravi. Per fare un po’ di pubblicità italiana, consiglierei Giulia Bellato, Laura Cammarata, Giorgia Pallaro, Manfredi Caracausi e potrei ancora continuare!
Ringraziamo Joana per averci concesso l’intervista e vi invitiamo a visitare il suo sream flickr: http://www.flickr.com/photos/joanasorino/
Alessandro Rossi
Alessandro Rossi, fondatore di organiconcrete e pseudo studente di Ingegneria Edile-Architettura presso "La Sapienza" di Roma. Ossessionato dai buchi temporali, dall'eta adolescenziale, dal trascorrere del tempo, dai rapporti umani e dall'arte. Irrimediabilmente fesso.
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