Ecco, finalmente dopo tanto cercare come i cavalieri in cerca del Santo Graal, ho trovato un evento che fa per voi, uno di quelli a cui non potete dire di no perché è stato creato appositamente per tutte quelle creature come voi, per così dire “svogliate”. Sto parlando del raduno universale dei pigri che si sta svolgendo a Ferrara da ieri. Non sto scherzando, c’è davvero. Riuscite ad immaginare un parco grande con tanti vostri simili a parlare indisturbati di divano e cene surgelate?
Per dovere di cronaca vi informo che il festival si conclude oggi, quindi ora mettetevi comodi e godetevi le immagini di questo artista che ho selezionato per voi per questa piovosa domenica di fine settembre.
Sul suo curriculum si legge che è nato a Jesi nel 1984, dunque è un artista molto giovane, il quale ha intrapreso la divina strada per l’arte tramite gli studi presso l’I.S.I.A. di Urbino, il prestigioso istituto di progettazione grafica e comunicazione visiva: oggi Giorgio Bartocci non è solo un grafico e fondatore di Puntidivista ma anche uno straordinario street artist (ma non fateglielo sapere) che di certo non partecipa al Raduno Universale dei pigri.
Ho letto da qualche parte che ancora si diverte a realizzare graffiti, il suo primo amore, ma ciò che mi incuriosisce in realtà sono i suoi omini simpatici che si stringono la mano sui muri delle città.
Ne ho visti alcuni in occasione di Oversize n.8 al Palladium, altri per Lumen vol.II e mi incuriosisce la loro espressione serena e tenera che si scontra con la realtà urbana, per niente serena e tenera delle metropoli in cui ha lavorato.
I suoi omini sembrano fluttuare, rendono qualsiasi superficie lo spazio giusto su cui diffondere colore e calore, il loro modo di prendersi per mano così come gli sguardi che si rivolgono lasciano una scia di umanità che irrompe nel grigiore della quotidianità e indifferenza che molto spesso sovrasta le nostre esistenze.
Buona domenica!
Zelda
Mi chiamano Zelda, come la principessa dei Nintendo, come Zelda Sayre Fitzgerald, come Beautiful Zelda della Bonzo Dog Doo-Dah Band. Sono alta quanto una mela della Val di Non, sono impertinente come i miei capelli e mi nutro di street art, quella roba di cui vi parlo la domenica quando avete il cervello quadrato e parlate di rigori e schedine. Non potrete fare a meno di me.
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