Parole che non sono innocue


“Poi, tutto d’un tratto, per coglierlo di sorpresa, gli ho detto:
-E la vecchiaia?-
Lui ha sibilato ai confini dell’asettico:
-Io non do spago alla vecchiaia.-
Stabilendo un concetto, per un miserabile come me, del tutto potente e inconsueto: se non dai confidenza alle cose, le cose ci sono pure, ma almeno puoi evitare di farti sopraffare. Fare finta che esse non ci siano veramente. Per lasciarsi andare bisogna sempre tenere bene a mente la strada per tornare indietro, o per smarcarsi. Non si sa mai. E’ ciò che si potrebbe definire intelligenza. Un misto implacabile di astuzia e di talento per la vita.
Si sono infiocchetate biografie felici e spensierate a forza di fare finta. Ci vuole una tempra inaudita. La forza dei mastini. Affrontare la finzione richiede lo stesso sovrumano sforzo che si pone nell’affrontare la verità. Questo, lo capiscono in pochi.”
Paolo Sorrentino

E in pochi capiscono che arriva un momento in cui, semplicemente, non serve più fare finta; un momento in cui la verità e la finzione te le sei lasciate alle spalle.
E non perchè devi. Ma perchè vuoi.
Non perchè ti fa male ricordare, ma perchè hai smesso di farlo.
Liberazione, la chiamano.
Perchè ci sono cose che smettono di esistere.


Alice Innocenti

Alice Innocenti, ventun anni, amante delle parole. Di ogni tipo di parola. "Nella vita vera non posso cancellare, tornare indietro, ripensare a quello che ho detto, correggerlo. Allora scrivo. Per prendermi la rivincita sulle parole. Per raccontare come sarebbe andata se avessi scelto quelle giuste".

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