Eccovi qua di ritorno dalle vacanze, con qualche rotolino di troppo, vi vedo raccontare i posti dove siete stati a impanarvi come studenti brufolosi delle scuole medie, a spendere i soldi di mamma e papà e magari qualcuno ha visto quelle noie viventi di Kate e William dal vivo sbaciucchiarsi sulle gradinate dello stadio delle olimpiadi londinesi. Qualcuno come me invece ha aspettato il vostro ritorno per andare in vacanza. Ed è proprio così infatti. Io sono a fare merenda al Mercat de la  Boqueria di Barcellona (mercat de Sant Josep per i pignoli) mentre sono certa che in questo preciso istante vi state fondendo con il divano come di consueto, di sicuro incollati davanti al plasma attaccato alla parete.
Come vedete non sono diventata più buona. Come vedete continuo a tormentare le vostre domeniche con le mie chicche di street art.
Oggi voglio parlarvi di un artista che a me piace molto e volevo farlo conoscere anche a voi perché è uno di quelli tosti, non ama stare al centro dell’attenzione eppure i suoi capolavori colpiscono subito e violentemente.
Oggi giochiamo in casa perché lo street artist di questa domenica è Mr Klevra, un artista romano, classe 1978, con una laurea in ingegneria civile nella valigia e una passione per l’iconografia bizantina con cui lascia il segno sui muri dei quartieri della capitale. Sono soprattutto poster di medie dimensioni come quello in via dei Pettinari o quello in via degli Aurunci a San Lorenzo che per molti mesi ho visto la mattina andando al lavoro.
I suoi personaggi preferiti sono dunque madonnine deliziosamente colorate e santi con le aureole i quali sembrano usciti da fumetti di un altro secolo. In realtà sono parte di una ricerca, ovvero eikonproject ideato con Omino71 ed esposto in occasione di Oversize 5 al Palladium lo scorso anno ed esportato in Brasile nella passata stagione in occasione dell’evento Mural Italia Brasil a cui ha partecipato anche Lucamaleonte di cui vi ho parlato qualche domenica fa.
Poster, illustrazioni, tele e persino toys (prendete nota per la rubrica del martedì) sono il suo pane quotidiano, condito con un’attenzione maniacale per i particolari che penetra lo sguardo ed entra nella profondità della materia delle sue creazioni. Vogliamo parlare delle tavole da skate realizzate per la collettiva Sk8te like canvas ? Sublimi.
Buona domenica!

Zelda

Mi chiamano Zelda, come la principessa dei Nintendo, come Zelda Sayre Fitzgerald, come Beautiful Zelda della Bonzo Dog Doo-Dah Band. Sono alta quanto una mela della Val di Non, sono impertinente come i miei capelli e mi nutro di street art, quella roba di cui vi parlo la domenica quando avete il cervello quadrato e parlate di rigori e schedine. Non potrete fare a meno di me.

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