Cambio d’abito con Pimp my Mary


Dopo questa lunga assenza si ritorna ai propri doveri e se il dovere si traduce anche in cose dilettevoli ben venga, fortunatamente scrivere può essere un diletto, ma lo è solo e soltanto se si scrive di cose che piacciono. Ovviamente, aderendo ad un’idea che l’estetica ha approvato ormai da tempo, il giudizio di gusto risulta ancora meglio formulato se esso viene condiviso da più persone. Quindi è bello ciò che piace, riprendendo il padre dell’estetica moderna, universalmente senza concetto. Bello è anche, quindi, ciò che necessariamente suscita in noi un sentimento di piacere, ma anche di dispiacere.
Non c’è da preoccuparsi, non voglio ancora dare lezioni di Estetica.
Ma questo vuole essere solo un avvertimento a ciò che viene or ora presentato: un ‘bello’ sconvolgente, che in molti trovano, hanno trovato e, molto probabilmente, troveranno dissacrante: il risultato di un progetto molto giovane: PimpmyMary.
Chi è questa Mary? È la più famosa Maria di tutti i tempi, da più o meno 2000 anni a questa parte.
Certamente non è la traduzione letterale della parola pimp intesa dagli ideatori di PimpmyMary, ma piuttosto la traduzione dallo slang anglo-americano con ‘rendere figo’.
Così come le macchine, anche l’icona cristiana viene modificata, il suo volto, la sua iconografia viene sconvolta per farne un altro oggetto, per attirare un diverso pubblico. PimpmyMary nasce dalla volontà di alcuni ragazzi carrarini – Marco Cirillo Pedri e Marco Mirko Nani – che di fronte alla cruda mercificazione delle icone sacre, hanno così risposto: ‘producendo’ Madonne con sembianze fantastiche, confuse con icone non religiose o semplicemente innovative.
L’idea, che trova i suoi antenati anche in LaChapelle, che è stata più volte contestata è arrivata dal paese di Massa Carrara a Berlino ‘nel pieno centro della città, dove dal 13 al 16 di settembre si terrà lo Stroke Urban Art Fair’ – alla quale parteciperanno con il loro stesso gruppo EXP. dove verrà presentato l’illustratore Max Ferrigno e dove condivideranno lo stand con l’eclettica galleria berlinese X-Lab diretta dall’italiana Paola Verde.
Fortunatamente l’idea toscana non passa da Massa Carrara a Berlino senza lasciarci nulla ecco a voi i prossimi episodi di questa serie, ‘Dopo Berlino le tappe più vicine sono a Bergamo a metà settembre per il Festival Sonica e a ottobre a Bologna per un concerto organizzato dall’etichetta indipendente To Lose La Track che esporrà le madonne della sezione Rock My Mary costumizzate da gruppi indipendenti italiani come i Gazebo Penguins, Dente, Fast animals and slow Kids’.
Le scorse edizioni prevedevano la partecipazione di tutti coloro avessero voluto prodigarsi nel rendere l’icona diversa dalle classiche rappresentazioni, ‘per noi non è mai stata tanto importante la capacità plastica/pittorica della persona che proponeva l’idea quanto l’idea stessa. Abbiamo sempre cercato di dare voce alle persone che avevano delle idee originali e in linea col progetto e con la volontà di far capire quanto negli ultimi anni si stia perdendo il vero significato di ciò che oggetti come delle statuette della Madonna dovrebbero rappresentare. Per la 3^ edizione dobbiamo ancora decidere quali saranno le regole di partecipazione ma se qualcuno vuole mandarci un’idea può sempre farlo e noi lo terremo sicuramente in considerazione.
Ovviamente non ci si può lasciare senza contatti e mandate le vostre idee ai giovani ideatori di PimpmyMary! Buono studio e lavoro.
http://www.pimpmymary.com/
http://www.iamexp.com
http://www.xlaboratory.org/

 


Alessia

Sono Alessia ho 22 anni da grande... vorrei fare la modella e vorrei la pace nel mondo. Sogni irrealizzabili? Speriamo non il secondo! Aspettando, cerco di scappare dalla routine quotidiana e dalla facoltà di lettere e filosofia.

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