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Tuesday Poison: Naoto Hattori

Tuesday Poison: Naoto Hattori


In questo terzo appuntamento della nostra rubrica Tuesday Poison vorrei parlarvi di un artista davvero straordinario, uno dei migliori a mio avviso dell’arte pop surrealista, uno di quelli che fa sempre parlare di se in ogni mostra a cui partecipa. Sto parlando di Hattori Hanzo, l’artista di origini giapponesi che ha fatto di New York la sua patria ideale, qui infatti studia Graphic Design e poi Visual Art ed è proprio da New York che parte la sua brillante carriera più volte riconosciuta con premi e recensioni su vari magazine internazionali.
Nelle sue opere che fanno il giro del mondo troviamo spesso personaggi alquanto bizzarri che liberano nella superficie del quadro espressioni caricaturali con dietro uno sfondo a metà tra il reale e l’ultraterreno come in Innocent Mind, dove una bambina con un occhio gigante con al seguito dei santi protettori dalle lunghe orecchie sembra lanciare una sfida di sguardi all’osservatore.
In altri magnifici capolavori ci si diverte a guardare i piccoli animali trasfigurati che danzano sulla superficie erbosa su cui si adagiano alberi che parlano e esseri viventi danzanti, funghetti colorati e creaturine indescrivibili in Wood Nimph.
L’uso dei colori, una varietà sapientemente distribuita sulla tela, è direttamente proporzionale alla sua capacità di raccontare scene e situazioni surreali, in cui i soggetti rappresentati provengono da un mondo dove tutto è possibile, come avere un braccio che dai capelli estrapola una rosa con un occhio che guarda un’anatra con una maschera antigas dritta sulla testa di una donna che fa il bagno nell’acqua trasparente, vedi Water Nimph.
I lavori che preferisco del genio giapponese sono i micro mondi fatti di linee e curve caotiche che sospesi nell’aria lasciano volare la mia fantasia. Una cura maniacale per la messa a punto di particolari che sembrano essere stati realizzati da un abile artigiano, da un attento somministratore di fantasticherie senza tempo.

 


Eva Di Tullio

Io sono Eva e con Tuesday Poison ogni martedì, vi racconterò la storia dell’arte pop surrealista e lowbrow: accomodatevi pure!

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