Parole che non sono innocue



Di giorni indimenticabili, la vita te ne regala giusto cinque o sei, di quelli assolutamente perfetti, intendo; quelli in cui per chissà quale strano motivo tutto sembra andare per il verso giusto, quelli che non te ne rendi conto dopo che eri felice, ma lo capisci mentre vai, mentre ci sei.
E allora vorresti fare delle cose per ricordarli per sempre, quei giorni lì.
Vorresti prendere un pò di quell’aria e chiuderla in una bottiglia per respirarla ogni volta che lo vorrai o scattare una fotografia che possa rendere loro giustizia o scrivere sul muro della tua camera proprio quella data.
Ma non basterebbe comunque.
Perchè certi momenti sono indimenticabili per definizione, e irripetibili.
E forse li amiamo proprio per questo: si portano dietro una bellezza e una grazia e una fantasia che ti rimangono incollate addosso come l’olio che non si toglie dai vestiti e che dettano i tempi a tutto il resto.
Sono quelli che vorresti rivivere ancora, che vorresti scegliere ogni mattina come si fa con i calzini, che apri un cassetto e prendi quello che più ti piace, di quel colore lì, con quella fantasia lì; poi indossarlo, e andartene in giro tutto il giorno con il tuo calzino preferito, come se fosse un talismano, come se ti portasse fortuna e toglierlo la sera e metterlo a lavare, perchè tanto nemmeno il sapone riuscirebbe a rovinarlo, perchè tanto domani mattina lo troverai ccomunque lì, nel suo cassetto, dove continuerai a preferirlo ad ogni altro calzino.
Perchè quello che ami continuerai a sceglierlo sempre.
E non importa se sei lontano, non importa se tutto è cambiato o se il modo è sbagliato, non importa se non è facile come aprire un casetto, continuerai comunque a tornare indietro, continuerai ancora ad abitare dove sei già stato.
E certe cose ti fregano così: non te ne liberi mai del tutto, ci rimani dentro, anche solo con la punta della scarpa.
Non le cancelli con il sapone, proprio come il tuo calzino preferito.

 


Alice Innocenti

Alice Innocenti, ventun anni, amante delle parole. Di ogni tipo di parola. "Nella vita vera non posso cancellare, tornare indietro, ripensare a quello che ho detto, correggerlo. Allora scrivo. Per prendermi la rivincita sulle parole. Per raccontare come sarebbe andata se avessi scelto quelle giuste".

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