Il male che fai ad una persona, poi, ti resta dentro, cresce insieme a te, dorme insieme a te, ti tormenta, quasi, sempre lì pronto a ricordarti che nella vita nessuno si può permettere prediche, che nessuno può dire “te l’avevo detto!”, che non si può giocare a fare gli invincibili, perchè tanto il momento di cadere arriva per tutti.
E allora scusami, per quello che vale.
Scusa, ma non mi puoi giudicare, non puoi capire, non puoi parlare.
Perchè tutti hanno un cuore e io, io ho solo seguito il mio, e in questo non riesco a vederci nulla di sbagliato.
Scusami, ma tanto non avresti capito, perchè non l’ho capito nemmeno io.
So solo che non era la verità, ma non era nemmeno una bugia, era solo una foto un pò sbiadita di qualcosa che conoscevo a memoria, ma che un pomeriggio, all’improvviso, non ho più riconosciuto, i contorni sbiaditi, i colori opachi, non c’era più niente, non c’erò più nemmeno io.
E allora era inutile ricordare, allora ho preferito lasciare andare.
Perchè era tutto come volevo, solo che quel tutto non lo volevo con te.
Ma questo non lo so spiegare, non so spiegare perchè hai una vita, un giorno, e il giorno dopo non c’è più; non so spiegare perchè tre ore, a volte, valgono come tre anni e anche più; non so spiegare perchè ci sono momenti in cui non hai alcun dubbio, in cui è solo una la strada che puoi seguire.
E io l’ho capito quel giorno.
Ho capito che tu sei il mio fallimento più grande, sei la prova vivente che non sono migliore di quello che sembro, che so tradire anche io e che, forse, tutto quello che è poi è stato me lo sono meritato.
Ma tu perdonami, se puoi.
Perchè non era la verità, ma non era nemmeno una bugia.
Alice Innocenti
Alice Innocenti, ventun anni, amante delle parole. Di ogni tipo di parola. "Nella vita vera non posso cancellare, tornare indietro, ripensare a quello che ho detto, correggerlo. Allora scrivo. Per prendermi la rivincita sulle parole. Per raccontare come sarebbe andata se avessi scelto quelle giuste".
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