Quanti anni hai, di dove sei e da quanto tempo fai l’illustratore?
Ciao mi chiamo Matteo Pulvirenti, sono nato e cresciuto a Milano. Quest’anno ne faccio 30, disegno praticamente da sempre, quand’ero piccolo con un occhio guardavo i cartoni animati e con l’altro disegnavo :)
Sono sempre stato piuttosto solitario e il disegno era un bel gioco per me.
Come hai imparato a “disegnare”?
Ho imparato a disegnare nell’unico modo possibile, disegnando:) In realtà ho avuto la fortuna di nascere in una famiglia di “artisti” :)
La tua è una passione, un lavoro, o entrambe le cose?
Per un periodo della mia vita è stato un lavoro, ora è una necessità che non mi da’ da mangiare, ma mi aiuta ad “essere” me stesso.
Solitamente disegni prima su carta oppure elabori tutto direttamente su pc?
Ho cambiato molte volte il mio modo di esprimermi, anche tecnicamente.
Sono passato da pc/ computer grafica alla pittura, per arrivare a collage e penna bic.
Da cosa trai ispirazione? E cosa cerchi di trasmettere con le tue illustrazioni?
Per le mie illustarzioni traggo ispirazione dal quotidiano, da quello che vedo e che mi accade.
Quello che cerco di trasmettere sono le mie emozioni, i miei disegni mi servono per liberarmi dalle negatività subite, spero siano strumento di piccole riflessioni per tutti gli osservatori.
Che consigli daresti agli aspiranti designer/illustratori che desiderano emergere in questo settore?
Un consiglio che darei a chi inizia…fatelo per voi stessi, l’arte è una truffa non aspettatevi niente. se volete viverci, diventate bravi truffatori :).
Un illustratore che ci consigli di tener d’occhio?
Un illustartore in particolare…non saprei. ce ne sono talmente tanti bravi, quello che posso consigliare è di guardare sempre quello che fanno gli altri, c’è sempre da imparare.
Ringraziamo Matteo per averci concesso l’intervista e vi invitiamo a visitare il suo sito all’indirizzo: www.matteopulvirenti.it/
Grazie a voi ciao!
Alessandro Rossi
Alessandro Rossi, fondatore di organiconcrete e pseudo studente di Ingegneria Edile-Architettura presso "La Sapienza" di Roma. Ossessionato dai buchi temporali, dall'eta adolescenziale, dal trascorrere del tempo, dai rapporti umani e dall'arte. Irrimediabilmente fesso.
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