Giulia Boccafogli, trentaduenne bolognese, si laurea in architettura a Firenze e inizia a progettare interni; la sua vera passione è però creare gioielli e accessori. Passione che da ormai sei anni si è trasformata in un lavoro vero e proprio: Giulia inizia a partecipare a fiere, mostre e temporary shops, dove ha modo di mostrare i suoi lavori, tanto da guadagnarsi l’attenzione di riviste dominanti nel mondo della moda come Glamour, Vogue e Marie Claire. Ella idea e realizza personalmente le sue collezioni, servendosi di pellami di recupero esclusivamente made in Italy. I suoi prodotti variano continuamente e rispecchiano diversi stati d’animo e le caratteristiche che forse la contraddistinguono maggiormente: creatività ed emotività. Le sue creazioni sono il risultato di un dualismo tra il rigore della progettazione e l’istinto puro e geniale della scelta di materiali e colori. Nel 2011 Giulia si trasferisce per qualche mese a San Francisco, patria dello stile hippie e della Beat Generation, dove ha oltretutto modo di seguire un corso di oreficeria: il risultato è FLUX, una nuova collezione caratterizzata da strisce di pellame di colore nero abbinato a oro o argento, ispirata al mutamento dello stile, sempre più grintoso e determinato.
Il mese scorso è stato il turno di FORMA SECONDA, nuova linea della designer del gioiello. La collezione riguarda collane “jabot” ed è realizzata con pelli italiane cucite su una base in acciaio, in modo da conferire solidità al prodotto. Anche questi pezzi, che rimandano al tema della decadenza, sono interamente realizzati in nero, con un raro intervento di colori fluo o tonalità chiare e naturali.
Per vedere le intere collezioni di Giulia e per acquistare alcune delle sue realizzazioni, vi invito a dare un’occhiata alla sua pagina ufficiale: www.giuliaboccafogli.it
Eleonora Ieva
Fiorentina trapiantata prima a Milano e poi catapultata in Riviera, con la passione per la moda, l’arte e il Bloody Mary. Sono in continuo updating, soprattutto per quanto riguarda le novità in fatto di stile.
NO COMMENT