Parole che non sono innocue



Quella differenza appena percepibile che divide cose apparentemente vicinissime.
Ligabue la chiamerebbe la linea sottile.
Fra venire e partire.
Fra star fermi e subire.
Fra avere paura e inventarsi mille scuse per sfuggire alla verità.
Fra chi amiamo e chi fingiamo di amare.
Fra le cose che vorremmo davvero fare e la loro brutta copia.
Fra il sesso e l’amore, fra la luce vera e quella solamente riflessa.
Fra dormire e sognare.
Fra tacere e subire.
Perchè, come mi ha detto un giorno qualcuno, esistono cose che brillano così tanto che si vede lontano un miglio che sono false, eppure ci ostiniamo a difenderle, quasi fino a prosciugarci l’anima.
Che poi si può giocare, ci si può sbagliare, ci si può illudere che la vita sia davvero fatta di chiodi che prendono il posto di altri chiodi, ma è sempre bene tenerla in mente la differenza tra queste cose quì, così quando dovremmo scegliere, perchè arriva per tutti il momento di scegliere, non sarà difficile riconoscere quelllo che conta, quello che ci fa battere il cuore non solo perchè lo vogliamo ma perchè è così, quello che succede perchè deve succedere.
E farlo nostro.
Io la conosco questa differenza.
Magari qualche volta l’ho persa per strada, magari sono dovuta tornare indietro e riprendere le fila, magari ho lasciato il mio posto per un pò.
Ma l’ho sempre conosciuta, quella differenza lì.
Cosa pensi di fare?
Da che parte vuoi stare?
Io lo so, da che par te voglio stare.
Tu lo sai?

 


Alice Innocenti

Alice Innocenti, ventun anni, amante delle parole. Di ogni tipo di parola. "Nella vita vera non posso cancellare, tornare indietro, ripensare a quello che ho detto, correggerlo. Allora scrivo. Per prendermi la rivincita sulle parole. Per raccontare come sarebbe andata se avessi scelto quelle giuste".

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