Seduta in un bar di San Lorenzo di domenica mattina sorseggio il mio cappuccino bollente, mi sta arrostendo la lingua a dirla tutta, e guardandomi intorno vedo solo giovani famiglie con pargoli a carico che se ne vanno in giro a sperperare un po’ di rumore, magari in qualche parco della capitale che io non calpesterò. Di fronte a me c’è l’ex Cinema Palazzo, chi abita a Roma sa che da un anno è stato occupato per impedire agli speculatori capitolini di trasformare questo luogo di cultura in sala giochi. In quegli stessi giorni delle prime mobilitazioni, gli occupanti hanno voluto dedicare lo spazio a Vittorio Arrigoni, il reporter ucciso a Gaza proprio il 15 aprile dello scorso anno in circostanze poco chiare. Da un po’ di tempo su quel muro dell’ex Cinema Palazzo c’è un capolavoro di street art, grande, immenso come un marchio di fabbrica, un volto, uno dei tanti con cui Sten&Lex hanno marchiato luoghi simbolo della capitale come anche l’ex Cinema Volturno.
Sì, proprio loro signore e signori, oggi vi parlo di Sten&Lex, il duo decennale ormai inseparabile e inarrestabile che tutti i galleristi vorrebbero ingabbiare. Non sono in cima alla classifica dei miei preferiti ma cavalcano l’onda della rivoluzione street art made in italy.
Hanno bisogno di presentazione questi due? Stanno bene dappertutto, da soli e in collettive internazionali fanno sempre parlare di sé. Qualcuno dice di averli visti senza cappuccio, altri sostengono che abbiano passato qualche ora in prigione a causa delle loro incursioni.
Qualcuno dice che siano stati i pionieri in Italia della tecnica dello stencil, sappiamo di certo che da Roma a New York, da Parigi a Barcellona i loro lavori non passano inosservati. Personaggi secondari di film famosi, icone bside in bianco e nero sono il loro biglietti da visita: la loro rivoluzione è un lungo processo che parte dal poster, il quale, prima di essere appeso sui muri, viene ritagliato come stencil e colorato. La decomposizione dell’opera è sicuramente la parte interessante, quando dopo qualche tempo si vedono solo brandelli di poster che pendono dai muri: l’opera diventa una materia inestinguibile dal supporto.
Vi diamo una dritta: dal 13 maggio al 15 giugno li potrete vedere a Memorie Urbane – Street art experience, che si terrà a Gaeta dal 13 maggio al 15 giugno, una collettiva in cui interverranno anche i nientepopodimenoche Agostino Iacurci, Escif, Teresa Orazio e Sbagliato, di cui vi parlerò prossimamente.
Buona domenica!
Zelda
Mi chiamano Zelda, come la principessa dei Nintendo, come Zelda Sayre Fitzgerald, come Beautiful Zelda della Bonzo Dog Doo-Dah Band. Sono alta quanto una mela della Val di Non, sono impertinente come i miei capelli e mi nutro di street art, quella roba di cui vi parlo la domenica quando avete il cervello quadrato e parlate di rigori e schedine. Non potrete fare a meno di me.
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15 febbraio
[…] school dei graffiti e le sue prime esperienze nel campo della street art le ha condivise insieme a Sten&Lex, ma nel corso degli anni si è imposta per la sua creatività che va fuori gli schemi. Vanta un […]
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22 giugno
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